Sandretto

Per la 26esima edizione di Luci d’Artista la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in rete con sei musei torinesi – Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Merz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, GAM – Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea, MAO Museo d’Arte Orientale e PAV Parco Arte Vivente – conferma la sua collaborazione al Public Program Accademia della Luce, coordinato dal curatore Antonio Grulli.

Promuoviamo percorsi di partecipazione civica e dialogo multiculturale, incontri con artisti e poeti e laboratori dedicati a scuole e famiglie.

L’incontro tra arte contemporanea e poesia può essere tante cose: un campo di gioco dove ridefinire le regole dello stare insieme, un articolato discorso pieno di parole nuove per esprimere vissuti personali che si scoprono essere collettivi, un palco dove far risuonare le nostre voci.

La Luce Orizzonti di Giovanni Anselmo è la bussola che orienta l’attraversamento fisico e simbolico della città: la Torino notturna ridisegnata dell’artista Paolina Olowska, l’altra Torino cantata da Poesia per la Dora dove le strade sono camere da letto e la luce un fascio di luce astrale, la Torino mappata e tradotta da ragazze e ragazzi migranti, e ancora quella di luminosa giocata da bambine e bambini.

Il percorso ha preso avvio dall’incontro del 27 ottobre tra l’artista Paulina Olowska e gli studenti di sei classi di Istituto Albe Steiner, Liceo Artistico Cottini, Liceo Classico d’Azeglio e Liceo Classico Gioberti. È stata l’occasione per scoprire il lavoro dell’artista e indagare le connessioni tra l’installazione Visual Persuasion, inserita nella sezione Costellazione di Luci d’Artista, e il patrimonio d’arte pubblica della città.
Il programma prosegue con il Let’s Talk del 16 dicembre con Poesie per la Dora, un progetto musicale sperimentale con i versi e beats di Davide Bava, Chiara De Cillis, Brownie e Tito Sherpa. Parallelamente le classi delle scuole primarie della Circoscrizione 3, coinvolte l’anno scorso in A passo di Luce per la 25esima eduzione di Luci d’Artista, visitano la Fondazione e partecipano al laboratorio Le luci della città. Tra gennaio e marzo due gruppi di ragazze e ragazzi frequentanti i Cpia 2 e 3 di Torino saranno protagonisti di Scioglilingua, con l’obiettivo di tracciare personali orizzonti a partire da luoghi, tragitti, versi e parole condivise.