Progetti

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VERSO

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2021 – 2022

Verso è un progetto della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, curato e prodotto con l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte, nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche giovanili. È un programma di mostre, workshop, incontri, visite e conferenze dedicato ai giovani e alle giovani dai 15 ai 29 anni.

Verso unisce la sfera artistica e curatoriale a quella educativa, articolandosi in differenti formati, sviluppati attorno a tre principali aree di indagine su questioni oggi quanto mai urgenti: il tema dell’autonomia e della realizzazione delle generazioni più giovani, della loro partecipazione alla vita sociale e politica, della prevenzione e problematizzazione delle “nuove dipendenze”, diretto effetto di specifiche dinamiche delle nostre società.
Verso è il titolo scelto per declinare la molteplicità dei temi e delle forme del progetto: è una preposizione che rappresenta e produce una posizione nei confronti di questi argomenti, indica un’inclinazione e un movimento tesi a qualcosa, richiama una dimensione performativa, ma anche poetica e linguistica. Il progetto si sviluppa fino a luglio 2022 e mira a identificare nella fascia d’età tra i 15 e i 29 anni il proprio interlocutore privilegiato, costituito da soggetti che saranno coinvolti nella attività in quanto produttori e destinatari. Verso si snoda in stagioni tematiche che approfondiscono prospettive sugli argomenti generali, costruendo grammatiche e posture collettive e strumenti per affrontare le urgenze giovanili da un punto di vista politico. Tra le aree di ricerca sarà analizzato il linguaggio, assunto come dispositivo di produzione di opinione e soggettività, l’assemblea come luogo di confronto democratico, il ragionamento politico come arena di messa in discussione del reale, la tecnologia come ambito di costruzione del sé, lo spazio urbano come scenario di emancipazioni e conquista di diritti. Ogni stagione di Verso affronterà i temi attraverso diverse azioni che costituiranno dispositivi di produzione di conoscenza dialogici e plurali: una mostra collettiva con artiste e artisti italiani e internazionali; un public programme che coinvolge differenti istituzioni e soggetti formativi attivi nella regione; un programma educativo costituito da workshop, visite e laboratori in mostra e gruppi di ricerca.

Il programma si concluderà a luglio 2022 con un campo intensivo, un’esperienza formativa e aggregativa che vedrà la partecipazione di associazioni giovanili e movimenti attivisti, provenienti da Italia ed Europa.
Nel progetto una centralità particolare è dedicata al sito web verso.fsrr.org e l’account Instagram @verso.mag appositamente sviluppati, che permettono di produrre, documentare e fruire contenuti connessi al programma. Le piattaforme digitali ospiteranno parallelamente anche incontri digitali in modalità streaming, pensati per attivare percorsi di condivisione e conoscenza innovativi. In questa sede e in altri ambiti di Verso, saranno coinvolti lavorativamente numerosi soggetti d’età compresa in quella di riferimento.
La partecipazione a tutte le attività proposte sarà gratuita.

 

verso.fsrr.org

 

 

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Premio Stellare

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Premio Stellare

StellaRe è il nome del Premio che dal 2006 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo assegna a donne che con il loro lavoro, il loro impegno e le loro idee, hanno tracciato nuovi sentieri nei campi più diversi del sapere, con una particolare attenzione alle più complesse strategie culturali, politiche, economiche e scientifiche che articolano la società contemporanea. Il Premio StellaRe è un anello disegnato e realizzato dall’artista Maurizio Cattelan, un anello di fidanzamento nella sua immagine più classica, ma in versione gigante, di cinque centimetri di diametro, e in edizione unica. Un brillante luminoso come la stella simbolo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. “Il Premio vuole rendere omaggio alle donne che hanno generato idee, portato innovazione e rivoluzionato il modo di guardare e leggere la realtà” afferma Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione. Il Premio StellaRe è stato conferito nel 2006 a Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia, per la strategia comunicativa di forte impatto e innovazione; nel 2007 al Ministro dell’Economia e della Pianificazione degli Emirati Arabi Uniti, H.E. Sheikha Lubna Al Qasimi, prima donna a ricoprire una carica di governo nel suo Paese; nel 2009 a Lisa Phillips per la sua dedizione all’arte e la cultura contemporanea, la sua notevole carriera come curatrice a livello internazionale e come direttore del New Museum a New York, e a Kazuyo Sejima per il suo modo tutto nuovo di concepire l’architettura rispetto ai canoni tradizionali; nel 2011 al Premio Nobel Elizabeth Blackburn, ricercatrice in biologia molecolare, per una scoperta di utilità universale per tutte le malattie legate all’invecchiamento tra cui anche il cancro; nel 2014 alla fisica Fabiola Gianotti per le sue scoperte in ambito scientifico; nel 2015 alla Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al-Thani, presidente dei Musei del Qatar, per il suo impegno filantropico a favore dei più giovani; nel 2016 ad Allegra Agnelli, per il suo importante lavoro a sostegno della ricerca contro il cancro in qualità di Fondatrice e Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – ONLUS, nel 2017 a Lidia Bastianich (chef e ambasciatrice della cucina italiana nel mondo) and nel 2018 a Cherie Blair (fondatrice della Cherie Blair Foundation for Women).

Per assegnare il Premio StellaRe nel 2006 è nato il Circolo StellaRe: un gruppo di donne che Patrizia Sandretto Re Rebaudengo ha riunito per lavorare a un progetto ambizioso dedicato alle donne, alla loro identità, al loro ruolo e al loro valore in questo nuovo millennio. Il brillante del Premio StellaRe unisce la vincitrice del Premio al Circolo.

Oltre a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, fanno parte del Circolo: Allegra Agnelli (vincitrice 2016), Lidia Bastianich (vincitrice 2017), Elizabeth Blackburn (vincitrice nel 2011), Cherie Blair (vincitrice 2018), Franca Coin, Anne-Marie de Weck, Umberta Gnutti Beretta, Fabiola Gianotti (vincitrice 2013), Paola Manfrin, Alessandra Pasqualini Burke, Giulia Puri, Franca Sozzani (vincitrice nel 2006), Warly Tomei, Francesca Tronchetti Provera, H.E. Sheikha Lubna Al Qasimi (vincitrice nel 2007), Lisa Philips e Kazuyo Sejima (vincitrici nel 2009).

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Art Collab

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Art Collab

Dalla collaborazione tra il celebre shoe designer inglese Nicholas Kirkwood e l’artista canadese Paul Kneale, nasce un’edizione limitata di tre scarpe.
Il progetto fa parte di una nuova iniziativa della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo chiamata ArtColLab, grazie alla quale giovani artisti avranno la possibilità di lavorare con celebri figure del mondo della moda, del design e della cucina, per creare sorprendenti pezzi unici. Il ricavato delle vendite sarà utilizzato per dare sostegno ai giovani artisti, presentando le loro opere alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, e per consolidare l’impegno verso un sempre più ampio accesso all’arte contemporanea da parte di tutti i pubblici, da sempre uno degli obbiettivi principali della Fondazione.
Le scarpe sono una variante della caratteristica forma creata da Nicholas Kirkwood, la BEYA: appuntite, con il tacco geometrico arricchito da dettagli in metallo e due punti inclinati su ogni lato della tomaia. La sostenibilità è al centro del progetto: tutti gli elementi sono prodotti con materiali biodegradabili, riciclati o eco-friendly. Realizzate a mano in una piccola azienda italiana a conduzione famigliare, queste scarpe rappresentano al meglio il concetto di classico revisitato, che unisce la più alta tradizione artigiana con il design contemporaneo.

Per ora si possono acquistare al Nicholas Kirkwood flagship store a Londra, nel bookshop della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino.

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PROSPETTIVE / PERSPECTIVES

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PROSPETTIVE / PERSPECTIVES

PROSPETTIVE / PERSPECTIVES
Progetto transfrontaliero con il sostegno del Programma Europeo Interreg Alcotra Italia/Francia 2014-2020 che invita ad avvicinarsi al tema dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale attraverso incontri, lectio magistris e opere d’arte contemporanea

L’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero insieme a Villa Arson, istituzione amministrativa pubblica del Ministero della Cultura francese dedicata alla creazione contemporanea in sinergia con l’Università della Costa Azzurra, e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, istituzione con sede a Torino e a Guarene (CN) che da oltre venticinque anni opera a favore dell’arte e della cultura contemporanea ha presentato il progetto “Prospettive / Perspectives” che si realizzerà con il sostegno del Programma Europeo Interreg Alcotra Italia/Francia 2014-2020.

Il principale obiettivo del progetto è quello di costruire e trasferire attenzione e conoscenza sui temi del cambiamento climatico sia con incontri fra cittadini, studenti, esperti e artisti sia attraverso la costruzione di simboli che diventino patrimonio comune. Proprio in questo senso l’arte contemporanea e le opere degli artisti saranno il tassello finale di un lungo percorso che “Prospettive / Perspectives” si propone di disseminare sui territori fra Piemonte e Costa Azzurra.

Promuovere la tutela e la fruizione consapevole del territorio nel rispetto del paesaggio, della biodiversità, dell’ambiente nel suo complesso e della cultura è il motore del progetto, proprio in territori come Langhe-Roero e Monferrato – inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco – e la Costa Azzurra per preservare e valorizzare l’ambiente oltre che responsabilizzare chi lo abita, lo scopre e lo vive, anche occasionalmente.
Le colline di Langhe Monferrato Roero così come la riviera francese sono meta di un turismo internazionale che ha la volontà di scoprire il “bello” e il “buono”. Sono terre che, oltre ad essere conosciute per un eccellente patrimonio enogastronomico e di bellezze naturali, sanno raccontare storie, tradizioni e arricchire ogni soggiorno attraverso esperienze culturali e di benessere. La scelta di migliorare il paesaggio attraverso la scelta di importanti opere d’arte contemporanea create appositamente per i luoghi scelti non può che ampliare l’offerta dei borghi del territorio.

La dimensione transfrontaliera si addice particolarmente ai tre partner accomunati dall’essere Enti o istituzioni del territorio operanti nella cultura e nel turismo con particolare attenzione ai nuovi scenari e alle opportunità future. Il partenariato di “Prospettive / Perspectives” condivide il valore del paesaggio e la sfida legata ai cambiamenti climatici, valorizza l’arte contemporanea come strumento di dialogo e sensibilizzazione trasversale considerandola quale strumento accessibile, gratuito e capace di uscire dai luoghi tradizionali per intercettare pubblici eterogenei.
Tutti i partner si occupano di acquisire nuove conoscenze, consapevolezze e potenzialità che derivano da un processo di contaminazione tra diverse zone geografiche, competenze professionali ed esperienziali. Ogni attore di questo progetto porterà infatti una “prospettiva” diversa allo sviluppo dello stesso.

Alla base del progetto c’è la volontà dei partner e dei territori sui quali operano di contribuire agli obiettivi per uno sviluppo sostenibile ponendo l’attenzione sugli impatti del cambiamento climatico, sul rapporto tra uomo e natura e sugli approcci virtuosi. “Prospettive / Perspectives” intende stimolare consapevolezza e responsabilità rispetto al tema del climate change attraverso l’arte. Per raggiungere questo obiettivo la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – portando avanti il suo ruolo di indagine e sostegno tra le tendenze artistiche e i linguaggi culturali del presente – ha individuato un curatore internazionale, Tom Eccles, che in accordo con gli altri partner ha selezionato due luoghi e due artisti che interverranno con opere site-specific nel territorio delle Langhe entro il mese di marzo 2023.

Nella terra di confine con la zona del Barbaresco si trova Neviglie che, in un punto panoramico dalla vista mozzafiato, ospiterà l’opera dello scultore francese Jean-Marie Appriou.
L’artista, nato nel 1986 a Brest, scolpisce opere plastiche di contenuto naturalistico allontanandosi da una comune rappresentazione artistica della natura. Le sue opere sono state esposte, tra i vari luoghi, alla Fondation Louis Vuitton (Parigi), al Palais de Tokyo (Parigi) e a Central Park (New York). Jean Marrie Appriou lavora con la scultura vari materiali quali alluminio, bronzo, cera, vetro e argilla. La sua ricerca si incentra sulla creazione di un universo onirico, popolato da personaggi che si pongono a metà tra la natura e il mito. Le sue opere traggono spesso ispirazione dalla storia dei luoghi nei quali esse sono destinate ad essere poste e sono frutto di un lavoro sugli archetipi, che tuttavia vengono manipolati e rimaneggiati, per risultare carichi di simbolismi. Uno dei temi centrali nella pratica artistica di Appriou è la transizione tra elementi naturali (acqua, aria, terra e fuoco), che riprende la tradizionale attenzione dell’alchimia ai cosiddetti passaggi di stato, e ai processi di trasformazione come avvenuto nel recente intervento dell’artista in Italia a Villa Medici di Firenze.

La cerniera tra la Langa del Barolo e l’Alta Langa è rappresentata da Roddino, il borgo in cui interverranno gli artisti Liam Gillick e Hito Steyerl. Gillick è nato nel 1964, è un artista concettuale inglese che vive a New York. La sua arte si relaziona con lo spazio fisico, politico, sociale ed economico. Lo spettatore ha un ruolo centrale quale agente attivo e produttore di significato. Tra le numerose partecipazioni internazionali nel 2009 ha rappresentato la Germania alla Biennale di Venezia e nel 2015 alla Biennale di Istanbul e alla Biennale di Mosca.
Hito Steyerl è nata a Monaco di Baviera nel 1966 ed è una tra le artiste e teoriche più attive del nostro tempo. Le sue riflessioni sulla possibilità di pensiero critico nell’era digitale hanno influenzato il lavoro di numerosi artisti. La sua opera si concentra sul ruolo dei media, della tecnologia e della circolazione delle immagini nell’era della globalizzazione. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo, dalla Serpentine Galleries di Londra alla Biennale di Venezia dove nel 2015 ha rappresentato la Germania.
L’opera pittorica che ricoprirà uno storico edificio del paese di Roddino, in una zona che domina la colline sottostanti, è il risultato della collaborazione di questi due artisti conosciuti internazionalmente. Da questa posizione privilegiata sarà facile osservare il territorio, la sua conformazione e come le diverse colture l’abbiano suddiviso geometricamente. Ed è proprio seguendo questa geometria che gli artisti realizzeranno un’opera che ne rifletterà le caratteristiche.

Partner francese del progetto è Villa Arson, istituzione con personalità giuridica dell’Université Côte d’Azur, situata sulla collina di Saint-Barthélémy a Nizza e caratterizzata da un’interessante architettura del XX secolo. Fa parte della rete di dieci istituzioni pubbliche nazionali di insegnamento artistico superiore sotto la supervisione del Ministero della Cultura francese nel campo delle arti visive. Accogliendo circa 230 studenti in un dipartimento di Arti dedicato ad un ampio spettro di discipline, Villa Arson è anche una struttura di produzione e divulgazione artistica attraverso un programma di mostre e residenze a vocazione internazionale.
A curare il progetto Perspectives / Prospettive sul territorio francese sarà Gino Gianuizzi, fondatore della galleria Neon di Bologna, incaricato da Villa Arson per seguire la direzione artistica di progetti nell’hinterland di Nizza, il dialogo con gli abitanti e gli attori culturali del territorio. In un ambiente ancora fortemente segnato dal passaggio della tempesta Alex, gli artisti francesi e internazionali invitati animeranno incontri e discussioni e progetteranno diverse modalità di intervento e di restituzione di opere d’arte essenzialmente processuale, ovvero dei comportamenti. Fondato nel 1995 a Roma, il collettivo Stalker (Giulia Fiocca e Lorenzo Romito) presta particolare attenzione alle realtà marginali, ai territori abbandonati o in cambiamento e propone dispositivi di interazione creativa con l’ambiente, gli abitanti, gli immaginari e gli archivi della memoria. I Drifters (Valentina Miorandi e Sandrine Nicoletta) creano viaggi narrativi, passeggiate performative e film partecipativi. Collettivo di artisti nato nel 2000 a Bologna, ZimmerFrei (Anna De Manincor, Massimo Carozzi) utilizza diversi linguaggi per esplorare contesti urbani e rurali in piena trasformazione: filmati video e documentari, installazioni sonore e ambientali, fotografie, performance, laboratori e progetti di arte pubblica. Il suo lavoro più recente esplora i confini invisibili tra la sfera pubblica e quella privata delle città europee. Attraverso i suoi disegni, installazioni e fotografie, l’artista francese Stéphanie Nava si interessa allo spazio e al modo in cui è organizzato, costruito e abitato. Classe 1969, l’artista tedesca Dörte Meyer realizza opere legate allo spazio e progetti scultorei e multimediali. Il suo lavoro si concentra attualmente sugli strumenti di progettazione digitale, sui loro effetti estetici e sulla percezione sensuale condivisa in questo processo. Questi interventi artistici saranno accompagnati da incontri e conferenze sul tema dell’abitare, durante i quali artisti, filosofi, sociologi, antropologi e scienziati esploreranno le intersezioni tra creazione artistica e consapevolezza ambientale. L’antropologo francese Philippe Descola, l’autore, filosofo, teorico della cultura e dei media italiano Franco Berardi e l’artista visiva Elena Mazzi contribuiranno a questo dibattito di idee che si snoderà sullo sfondo del territorio transfrontaliero del progetto Perspectives / Prospettive .

Mariano Rabino, presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero afferma “Si tratta di un progetto in cui l’ATL e i suoi partners credono molto: la cultura e l’arte contemporanea sono un elemento di grande attrazione turistica per il nostro territorio, che ben si inserisce in una cornice di prodotti già consolidati come enogastronomia, paesaggio e outdoor. Le opere d’arte realizzate giocheranno un ruolo importante nel valorizzare il paesaggio e il patrimonio del territorio di Langhe Monferrato Roero. Un progetto dal grande valore artistico e culturale che trova nella collaborazione transfrontaliera, favorita dal Programma ALCOTRA, un punto di forza e di arricchimento”.

Sylvain Lizon, direttore di Villa Arson, dichiara “Sono lieto di collaborare con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e con l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero per la realizzazione di questo progetto di cooperazione transfrontaliera che mette in luce il ruolo della creazione artistica come fattore di attrattiva, ma anche di resilienza di fronte alle sfide poste dal cambiamento climatico. In un ambiente ancora segnato dal passaggio della tempesta Alex, si tratterà di far emergere proposte artistiche uniche in stretto dialogo con le popolazioni interessate e nel rispetto degli ecosistemi locali. Attraverso forme di intervento originali ed effimere, il progetto Prospettive/Perspectives è sia un progetto europeo innovativo che un’estensione senza precedenti della programmazione artistica di Villa Arson sul territorio di Nizza e del suo hinterland”.

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dichiara: “La Fondazione, nata a Torino nel 1995, ha aperto la sua prima sede nel 1997 a Guarene. Sento un legame molto profondo con questo territorio, con i luoghi, le persone, la sua memoria. Prospettive/Perspectives permetterà ad artisti affermati e di diverse generazioni di dialogare con le comunità locali. Questo progetto renderà le Langhe, il Monferrato e il Roero ancora più internazionali e sarà un’occasione per creare legami solidi con le scuole, gli abitanti e le imprese del territorio, favorendo ricadute positive sia sul piano culturale che economico”.

Tom Eccles, Direttore Esecutivo del Center for Curatorial Studies e curatore di fama internazionale di importanti progetti di arte pubblica, in merito al progetto Prospettive, di cui è curatore per la parte italiana, dichiara: “I progetti di Prospettive portano artisti internazionali a stretto contatto con le comunità locali, rispondendo alle località con nuove straordinarie opere d’arte che riflettono un particolare senso dello spazio.”

Gino Gianuizzi in merito al progetto di Villa Arson, di cui è direttore artistico, dichiara: “Insieme con gli artisti cercheremo di affrontare il compito che ci è stato proposto con un atteggiamento di apertura e di ascolto, con la consapevolezza che il contributo che l’arte può portare per affrontare le urgenze determinate dall’impatto antropico sull’ambiente sarà sempre un contributo marginale. Ma che al contempo saprà dare visibilità a questioni di grande importanza: saranno segnali di vita e di rinascita, saranno alleanze e saranno le basi per ulteriori progetti.”

“Neviglie oggi non è solamente meta di un eccellente turismo enogastronomico ma è altresì capace di raccontare cultura storia e tradizione. – dichiara il sindaco di Neviglie Corrado Benotto. – La scelta di migliorare il paesaggio attraverso la creazione di un’importante opera avrà un ruolo fondamentale per ampliare l’offerta del nostro territorio nei suoi molteplici aspetti quali la promozione dell’Arte Contemporanea, la creazione di legami con i tanti visitatori e turisti, ma in particolar modo, la grande opportunità di dare impulso ad un territorio in crescita anche grazie a questo progetto.”

“Quando mi è stato chiesto se ero disponibile a partecipare a questo progetto – dichiara Marco Andriano, sindaco di Roddino – non ho avuto il minimo dubbio pur trattandosi di un argomento per me nuovo. Col passare del tempo, conoscendo il curatore e le tante persone coinvolte, mi sono entusiasmato e sono felice che Roddino possa essere in qualche modo un argine al cambiamento climatico e allo sfruttamento esasperato del suolo. Il mio paese avrà un’opera d’arte vera, originale, un’opera “astratta” che in fin dei conti non va né spiegata né capita, deve solo creare emozione.”