La sede di via Modane 16, a Torino, in Borgo San Paolo, è nata sull’area dell’ex Fergat che produceva cerchioni per automobili: la Fondazione ne ha acquisito dal Comune di Torino il diritto di superficie per 99 anni. L’edificio è un parallelepipedo lungo 133 metri, alto 9 e largo 21 ed occupa una superficie di 3.500 metri quadrati. Il progetto porta la firma dell’architetto Claudio Silvestrin ed è caratterizzato da una struttura semplice e rigorosa, ideale per le mostre d’arte contemporanea: il suo sviluppo orizzontale facilita le operazioni di trasporto e installazione delle opere e rende più agevole il percorso di visita per il pubblico.
Lo spazio è pensato come un luogo neutro nel quale gli artisti possano esporre senza conflitti e distrazioni visive con l’edificio stesso, è versatile e consente di realizzare installazioni di grandi dimensioni. I materiali usati sottolineano l’essenzialità della scelta architettonica: la pietra di Lecce per le parti esterne, il calcestruzzo levigato per i pavimenti, l’intonaco bianco alle pareti e le finiture in legno di cedro per le porte, il banco della reception, quello del bookshop, il desk dei relatori e le poltrone in auditorium. La percezione dell’esterno avviene attraverso tagli di luce posti a ritmo alterno, in modo che la vista risulti frammentata e non disturbi la fruizione dello spazio espositivo.
La sede torinese della Fondazione, aperta il 18 settembre 2002, dispone inoltre di una project room per le videoinstallazioni e di un’aula didattica. L’edificio ospita anche gli uffici, il bookshop, che offre un’ampia panoramica su libri d’arte, cataloghi, riviste e pubblicazioni specializzate, l’auditorium da 144 posti dotato delle più moderne tecnologie audiovisive, la caffetteria disegnata dall’artista Rudolf Stingel e, al piano superiore, il ristorante Spazio, in cui si trovano le opere degli artisti Amedeo Martegani e Julian Opie.