11 settembre – 12 ottobre 2014
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta dall’11 settembre al 12 ottobre 2014 le opere del duo americano formato da Niko Karamyan e Tierney Finster e dell’artista tedesco Riccardo Paratore, vincitori della prima edizione del premio Re Rebaudengo Serpentine Grants nel 2013.
La mostra è a cura di Hans-Ulrich Obrist, direttore dei progetti internazionali e co-direttore delle esposizioni alla Serpentine Gallery di Londra e Simon Castets, direttore dello Swiss Institute di New York
Il premio è frutto della collaborazione tra la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Serpentine Gallery di Londra, ed è stato progettato insieme a 89plus, un progetto di ricerca ideato da Castets e Obrist e dedicato alla generazione di innovatori nati dopo il 1989.
Il concorso prevedeva la presentazione delle candidature sulla piattaforma online Discrit 89plus ospitata da DIS Magazine, una piattaforma digitale che sostiene e promuove nuove pratiche creative. Sono stati selezionati due vincitori, uno scelto dal pubblico del web, un altro da una giuria internazionale. Gli artisti vincitori hanno ricevuto un somma di denaro con la quale hanno potuto produrre le opere che saranno esposte in Fondazione.
Il duo composto da Niko Karamyan (Hollywood, California, 1992) e Tierney Finster (Los Angeles, 1991), vincitori del premio popolare, presentano un video musicale, Caught Feelings, séguito di Can We Talk e Drop, le opere con le quali hanno partecipato al concorso. Questa trilogia, intitolata Caught Feelings, indaga il tema dell’amore, che gli artisti definiscono un atto creativo, “la costruzione di fantasie personali in relazione ai nostri Altri eletti, I nostri amati spesso non corrisposti”. Wicked Games porta a conclusione la storia d’amore interpretata dai due artisti, mostrando come qualsiasi cosa, anche la più bella e potente, possa presentare dei risvolti disorientanti, travolgenti e talvolta spaventosi.
Vincitore del premio della giuria, Riccardo Paratore (Eutin, Germania, 1990) presenta Sleeping is Production, una serie di opere che esplorano l’esperienza contemporanea del viaggio. L’installazione in mostra, composta da un gruppo di quadri e da un video, dà forma allo straniamento e alla confusione causati dallo spostarsi continuo che caratterizza la vita di molta parte della popolazione mondiale. I quadri impiegano le coperte degli aerei come tela, sulla quale l’artista ha sparso in modo apparentemente casuale, quasi con gesto pittorico, una serie di minuscoli oggetti e vivande comunemente distribuiti in volo. L’opera si offre come raprpesentazione di un microcosmo, una sorta di memoria della vita surreale e caotica cui siamo costretti.
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