Iscrizioni _ La legge è relativa per tutti

26 Maggio 2007 – 30 Settembre 2007

Palazzo Re Rebaudengo Guarene d'Alba

A cura di Francesco Manacorda
Iscrizioni _ A cura di Jimena Acosta Romero
Laws of Relativity / La legge è relativa per tutti _ A cura di Anna Colin e Elena Sorokina
Palazzo Re Rebaudengo, Guarene d’Alba
26 Maggio – 30 Settembre 2007

Mostra conclusiva del progetto Residenza per Giovani Curatori 2007.

 

Iscrizioni, a cura di Jimena Acosta Romero, esamina, attraverso lo sguardo di sei artisti, le qualità storiche di un luogo e le tracce che gli oggetti lasciano nel contesto sociale, culturale ed economico. Paolo W. Tamburella (Roma, 1973) con un patchwork di palloni raccolti in India si interroga sul mercato del lavoro globale; Carola Bonfili (Roma, 1981) riflette sul sistema dell’educazione inscritto nelle forme rigide dei banchi di scuola, accostando ai suoi lavori i disegni fatti precedentemente dagli alunni; Enrica Cavarzan (Castelfranco Veneto – Treviso, 1977) lavora sui riflessi prodotti dalle gocce di cristallo dei lampadari del ‘700, che fissano le apparenze di un mondo aristocratico, un passato che si conserva imperituro; Alessandro Piangiamore (Enna, 1976) mostra le immagini di strade “segnate” da mappe tracciate con l’urina; Lara Favaretto (Treviso, 1973) riutilizza una valigia per gli oggetti smarriti, dandole una seconda vita; Wolfang Berkowski (Salzkotten – Germania, 1960) riprende il giardino di Villa San Massimo a Roma, dove ad un tratto la stabilità dell’immagine viene interrotta da una assurda partita di calcio.

Nella mostra Laws of Relativity / La legge è relativa per tutti, a cura di Anna Colin ed Elena Sorokina, vengono proposti lavori di diciotto artisti, alcuni più affermati, altri emergenti, che analizzano le tensioni nate da un contesto ambiguo, un terreno indefinito, dai tratti labili e al confine tra la legalità e l’illegalità in Italia e all’estero. Il progetto vuole fare luce sulla funzione e sull’attuabilità delle leggi costituzionali, così come sul ruolo delle regole non scritte, sulla loro stabilità e la loro legittimità nel breve e nel lungo periodo. La relatività – derivante dalle differenze culturali, storiche, economiche, politiche e geografiche – delle nozioni di legalità e legittimità sono proposte dalla mostra come oggetto di riflessione.

Con l’utilizzo del video, del documentario, della registrazione audio, della fotografia, del disegno e dell’installazione, alcuni artisti adottano un approccio giornalistico e sociologico – Elena Nemkova (Dushanbe, Tagikistan, 1971), Mario Spada (Napoli, 1971) e Eugenio Tibaldi (Alba, 1977) -. Similarmente Paolo Pennuti (Venezia, 1974) del duo Shoggoth, insieme a Lorenzo Pazzi e Gianluca Stazi, reinterpreta la tragedia causata dall’uragano Katrina a New Orleans; il gruppo Alterazioni Video (Milano, 2003) mette in dubbio il verdetto per i danni causati dai dimostranti durante le proteste a Genova nel 2004; Paolo Chiasera (Bologna, 1978) con il suo progetto “Young Dictators’ Village” mostra la coesistenza di alcuni aspiranti dittatori, da Mao a Idi Amin, in un unico paese; Andrea Salvino (Roma, 1969) presenta icone politiche e cinematografiche; il collettivo Claire Fontaine (Parigi, 2004) presenta un’opera che rende giustizia alla memoria dell’anarchico Giuseppe Pinelli; il collettivo Formazero denuncia una decisione governativa giudicata arbitraria; Annapaola Passarini (Bovolone – Verona, 1974) affronta la questione della “flessibilità negativa”, uno dei nuovi termini che fa parte della regolamentazione degli orari di lavoro salariato; Ana Maria Bresciani (Bogota – Colombia, 1978) si concentra sull’aspetto metaforico della sorveglianza; il duo goldiechiari (Roma, 1997) mostrano i documenti di sequestro di un’opera che dissacra l’inno nazionale italiano; i collettivi Isola Art Center (Milano, 2002) e Orfeo TV-Telestreet (Bologna, 2002) incentrano i loro lavori sulla potenziamento dei diritti dei cittadini; Armando Lulaj (Tirana – Albania, 1980) mostra immagini che rappresentano la permeabilità delle nozioni di legale e illegale in uno stato post comunista come l’Albania; Italo Zuffi (Imola, 1969) con il suo film documenta la performance “Elenco (Flash Art 2006)”; Lorenzo Scotto di Luzio (Pozzuoli, 1972) sottolinea la legittimità della fruizione dell’arte con falsi pass per accedere alla Biennale di Venezia.

L’allestimento di La legge è relativa per tutti è progettato da Lupo&Burtscher, che ha concepito anche un archivio con il materiale raccolto da Anna Colin, Elena Sorokina e Jimena Acosta Romero durante le loro ricerche attraverso l’Italia.