Emil, Mihaela e altre storie. Bucarest dopo Ceausescu negli occhi dei bambini

10 Aprile 2000 – 21 Maggio 2000

Palazzo Re Rebaudengo Guarene d'Alba

A cura di Filippo Maggia

 

Emil, Mihaela e altre storie è un progetto culturale dedicato al mondo dell’infanzia, realizzato con il patrocinio e la collaborazione di Médicins Sans Frontières, Premio Nobel per la Pace 1999. Il progetto prevede la pubblicazione di un libro (con testo introduttivo a cura di Furio Colombo) e la realizzazione di una mostra e di uno slide show, con fotografie di Attilio Solzi e Paola Galli, due giovani reporter che collaborano con Médicins Sans Frontières per documentare, attraverso la fotografia, la critica situazione dei bambini e degli adolescenti di Bucarest.

Dopo la caduta del regime comunista di Ceausescu, nei primi anni Novanta, l’economia rumena è sprofondata in un abisso di cui è difficile, ancor oggi, vedere il fondo. Di questa grave situazione sono proprio i bambini abbandonati e orfani a soffrire maggiormente: bambini che a Bucarest vivono nel sottosuolo, drogandosi per meglio sopportare le difficili condizioni ambientali (anche -30° in inverno) e di sopravvivenza, mancando loro ogni genere alimentare essenziale.
Médicins Sans Frontières ha da alcuni anni avviato a Bucarest una missione in aiuto di bambini e adolescenti. La missione ha poi ampliato i suoi campi d’azione, ponendosi anche a sostegno dei numerosi homeless che, generalmente anziani e in gravi condizioni di salute, si aggirano come spettri invisibili per le vie della città. Di loro, della loro vita quotidiana, dei loro rapporti interpersonali, dei luoghi dove vivono e di come vivono, parlano le fotografie di Attilio Solzi e Paola Galli, immagini dirette che, senza cadere nella retorica, riescono a trasformare i sentimenti e le emozioni di chi le vede in necessità di intervento, nella volontà di realizzare, anche attraverso l’arte, iniziative capaci di suscitare nel fruitore un’attiva volontà di partecipazione che vada oltre lo stupore e la commozione.
“Quasi soltanto occhi, queste fotografie. Occhi testimoni di un mondo lontano, sconnesso. Dimostrano qualcosa che sta accadendo di fronte a noi, intorno a noi, e che stranamente continuiamo a non notare. Alieni di un mondo e di una vita sconosciuta si stanno insediando in angoli della terra. Vivono del tutto separati dai sistemi di sostegno che i normali abitanti hanno costruito a sé, intorno alle proprie famiglie e comunità, per non soffrire, per non morire”. (Furio Colombo)

 

Artisti in mostra
Attilio Solzi, Paola Galli