Riikka Kuoppala

La casa di biscotti

8 Maggio 2013 – 15 Settembre 2013

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

A cura di Lorenzo Balbi
Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
8 Maggio – 15 Settembre 2013

 

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo rimarrà chiusa dal 5 agosto al 4 settembre 2013.

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in collaborazione con L’ENSBA – Lyon -École Nationale Superieure des Beaux Artes- presenta la prima personale in Italia di Riikka Kuoppala, partecipante al Postgraduate programme promosso dall’ENSBA – Lyon.
Artista e film maker nata in Finlandia nel 1980, Riikka Kuoppala ha studiato ad Helsinki e Pittsburgh (USA), attualmente vive e lavora a Lione ed Helsinki.

La casa di biscotti è il titolo della mostra che, unendo due videoinstallazioni della giovane artista finlandese, cerca di ricreare le suggestioni della sua ricerca negli ultimi anni.
Under a burning city (2010) è un’opera sulla memoria della guerra e sul modo in cui questa viene tramandata alle nuove generazioni. I protagonisti, una nonna e la sua nipotina, osservando i segni della guerra in città ne ripercorrono i ricordi cercando un linguaggio comune per condividere e rivivere queste esperienze passate. Il film è ambientato ad Helsinki, città che fu bersagliodi una serie di bombardamenti 70 anni fa. Convivere con il ricordo è uno dei temi del film così come la difficoltà di discutere le memorie con qualcuno che non le ha vissute. I protagonisti del film vivono le loro memorie come storie che li aiutano a sopravvivere ai momenti di crisi di identità, la casa di biscotti che costruiscono insieme è proprio l’esperienza individuale che è differente dalla verità ufficiale, la verità silenziosa che si scontra con la nuova generazione.

Il video Couch, TV and VCR (2012) invece dipinge la crisi d’identità di un adolescente immaginario, l’agitazione del suo intero sistema di valori e la sua reazione. L’installazione lega insieme diversi strati della sua memoria: è una storia su come una famiglia possa essere anche un ambiente stressante, ostile, non non familiare. Così come la casa di marzapane di Hansel e Gretel anche la casa di biscotti in cui Riikka Kuoppala ci invita ad entrare è invitante e inquietante allo stesso tempo: dolce e irresistibile da un lato, oscura e spaventosa dall’altro. Le due anime del ricordo, le due facce dell’emozione legata alla memoria.

Tutti abbiamo vissuto in prima persona il momento in cui il ricordo viene tramandato e rivissuto: la forza di questi lavori è proprio nel tentativo di farci ricordare queste emozioni, tanto dolci quanto insane, come una casa di biscotti. Riikka Kuoppala, riuscendo ad abbandonare la costruzione forzata dettata da certi meccanismi emozionali, riesce a far emergere i sottosuoli onirici, spaesanti e grotteschi della storia dei fratelli Grimm rendendoli un filo rosso che unisce i suoi lavori: il rapporto figli-genitori, giovani-anziani, o meglio la sua assenza, e le conseguenti e numerose variazioni metaforiche che da questi scontri si dispiegano.