Artistə: Marwa Arsanios, Carolina Caycedo, Eclectic Electric Collective / Tools for Action, Andreas Gursky, Arthur Jafa, Sara Leghissa, Sandra Mujinga, Muna Mussie, Rory Pilgrim, Natascha Sadr Haghighian, Ghita Skali, Alberto Tadiello, Artur Zmijewski
Il 17 marzo inaugura la terza stagione di Verso con la mostra collettiva “Qualcosa nell’aria” a cura di Irene Calderoni e Bernardo Follini, ultimo capitolo di un percorso di tre mostre che hanno riflettuto attorno al potere del linguaggio con “Burning Speech”, alla memoria collettiva con “Memory Matters”, all’invisibilità e alle alleanze nascoste con “Safe House”. “Qualcosa nell’aria” esplora la riappropriazione dello spazio pubblico guardando alle dinamiche collettive e ai temi dell’ecologia politica.
Il progetto espositivo si focalizza sull’aria, una materia attorno e attraverso la quale si esprimono oggi importanti contraddizioni e conflitti. Il titolo suggerisce una prospettiva ambivalente, da una parte si riferisce alla potenzialità di un’azione collettiva emancipatoria, dall’altra propone un’analisi approfondita di un elemento che per la sua trasparenza e impercettibilità è spesso considerato neutrale e non politico. Attraverso il lavoro di tredici artistə “Qualcosa nell’aria” interroga gli scenari di rivendicazione politica transgenerazionale relative all’emergenza climatica. Le opere di Carolina Caycedo, Andreas Gursky e Artur Zmijewski analizzano, decostruiscono, rivendicano coreografie della protesta nello spazio pubblico. Eclectic Electric Collective / Tools for Action e Alberto Tadiello utilizzano l’aria per progettare delle tecnologie di offesa e di difesa, strumenti in grado di disperdere o di radunare i corpi. Rory Pilgrim e Sara Leghissa attraversano la vita collettiva delle nuove generazioni e il loro impegno verso una prospettiva politica ed ecologica, incontrando uno spazio comunitario, ma anche intimo per interrogare se stessi e le proprie identità. Marwa Arsanios, Natascha Sadr Haghighian e Ghita Skali si focalizzano sull’interconnessione tra economia e processi di sfruttamento ed estrattivismo culturale e materiale, osservando i mutamenti ambientali come diretta conseguenza di dinamiche di potere tra esseri umani, e tra umano e non umano. Le opere di Arthur Jafa, Sandra Mujinga e Muna Mussie, precedentemente parte del secondo capitolo di Verso nella mostra “Safe House”, permettono una continuità discorsiva rispetto ai temi dell’opacità, dell’invisibilità e del non detto, che anche nel contesto di “Qualcosa nell’aria” rappresentano efficaci strategie per leggere le dinamiche politiche in azione.
Verso. I giovani tra cultura, tecnologia e partecipazione politica è un progetto di Regione Piemonte – Assessorato alle Politiche Giovanili e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche giovanili. Un programma artistico ed educativo che attraverso mostre, workshop, visite-laboratorio e public programme si propone come piattaforma per affrontare l’autonomia e la realizzazione delle generazioni più giovani, la loro partecipazione alla vita sociale e politica, la prevenzione delle “nuove dipendenze”.