Io vivo timorata, per l’occidente in caduta libera verso il . Divago tuttavia perché nelle vene pompa la musica, l’alcol scorre e voi, voi siete tutte tanto belle. Il mondo sarà pure in malora ma qui noi stiam bene.

6 Maggio 2023 – 23 Luglio 2023

Guarene

Io vivo timorata, per l’occidente in caduta libera verso il        . Divago tuttavia perché nelle vene pompa la musica, l’alcol scorre e voi, voi siete tutte tanto belle. Il mondo sarà pure in malora ma qui noi stiam bene.

A cura di Christy Eóin O’Beirne, Katherine Jemima Hamilton, Ariane Sutthavong
Mostra conclusiva della 17esima edizione del Young Curators Residency Programme coordinato da Michele Bertolino

Artistə in mostra: Enrico Boccioletti, Sara Enrico, Stefano Faoro, Benedetta Fioravanti, Rebecca Moccia, Valentina Parati.

Opening: 6 maggio 2023, dalle 17 alle 20
7 maggio – 23 luglio 2023
Palazzo Re Rebaudengo, Guarene

 

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta, dal 6 maggio al 23 luglio, a Palazzo Re Rebaudengo a Guarene, Io vivo timorata, per l’occidente in caduta libera verso il        . Divago tuttavia perché nelle vene pompa la musica, l’alcol scorre e voi, voi siete tutte tanto belle. Il mondo sarà pure in malora ma qui noi stiam bene., mostra che conclude la diciassettesima edizione del Young Curators Residency Programme Torino.
La mostra è una duplice manifestazione: una mostra in cui sono presentati i lavori di sei artistə italianə che riflette intorno alla ri-eroticizzazione dei corpi (politici) e una pubblicazione che raccoglie i testi e i saggi visivi di altrə sei artistə italianə prodotti intorno alla rivitalizzazione del linguaggio tramite la poesia.
La pubblicazione della mostra raccoglie poesie, saggi e interventi visivi e testuali: una rivitalizzazione del linguaggio intesa come opposizione alle perduranti forme di appropriazione egemonica.
Quando parliamo di ‘eventi politici’ pensiamo alle mobilitazioni, alle proteste, a momentanei raduni di corpi nello spazio pubblico e, al contrario, interpretiamo la quiete e l’immobilità come riflussi individualistici nel privato, allontanamenti dall’azione politica, quando in realtà, sono occasioni per tentare nuovi raggruppamenti e sperimentare nuove organizzazioni. Del resto, le strutture di potere oppressivo hanno privato i corpi attivi e riuniti in gruppi del loro potere – lo stesso riposo è divenuto mezzo per rendere il capitalismo più efficiente – svuotando l’azione radicale del suo potenziale.
La mostra esplora i momenti di calma, le calme piatte degli eventi politici. Possedutə da una certa quiescenza, lə artistə raccontano del potenziale insito nello sfinimento e percepiscono nell’immobilità un crescente brusio erotico. Per loro, la quiete non è riposo, rifiuto o inattività, ma al contrario è una forma di resistenza collocata nel corpo – sia esso sociale, collettivo, meccanico o di immagini.
La pubblicazione raccoglie poesie, saggi e interventi visivi e testuali: una rivitalizzazione del linguaggio intesa come opposizione alle perduranti forme di appropriazione egemonica. Le strutture del capitalismo hanno infatti ridotto il linguaggio a un mero scambio di informazioni, svuotandolo del suo potere affettivo – e pertanto politico – e del suo potenziale. I contributi dellə artistə, al contrario, interpretano il linguaggio come ‘eccesso’, al di là dello scambio strumentale, rinforzando la nostra immaginazione sociale e politica.

Enrico Boccioletti indaga le sensazioni di tenerezza e vulnerabilità nell’intersezione tra mondo digitale e fisico. Nel suo lavoro sono isolate azioni intime e comuni: i tatuaggi hand poked o una figura controversa che danza da sola in una discoteca sono momenti in cui il ventre molle delle strutture di potere si manifesta.
Nelle sue sculture antropomorfe – fianchi di cemento e strutture che somigliano a pelli – Sara Enrico registra le potenzialità dello sfinimento insite nel corpo. Frammentate e svincolate, le sue figure corporali si oppongono contemporaneamente al collasso e alla coerenza.
Stefano Faoro interagisce con le consuetudini che si cristallizzano nelle tensioni tra lo spazio pubblico e quello privato, o emergono in determinati confronti e relazioni interpersonali quotidiane. I soggetti dei suoi dipinti sono evanescenti, residui spettrali di figure spogliate del loro contesto e della loro comunità, ridotte ad archetipi.
Nei suoi video, Benedetta Fioravanti divaga in città quasi deserte, in luoghi familiari in cui però si sente alienata. Le sue opere ritraggono uno stato di sospensione, una luce bluastra che potrebbe essere l’alba o il tramonto, portando in primo piano lo sfinimento e le sue potenzialità.
Rebecca Moccia esplora come le strutture istituzionali interagiscano con le nostre vite emotive. Trasformandole in luoghi intimi, sottolinea l’illusione dell’autorità svelandone la labilità delle sue organizzazioni. La precisione delle notizie di cronaca non regge, ma si sbriciola in una quietudine sensoriale e ambientale.
Valentina Parati dà voce ai corpi meccanici. Colloca alcuni microfoni sulle superfici di macchine, telecamere di sorveglianza e mobili da ufficio e, tramite un montaggio dell’audio registrato, traduce le loro testimonianze in un linguaggio sonoro poetico.

In relazione alla mostra, il libro pubblicato da AXIS AXIS (Torino), da titolo Io vivo timorata, per l’occidente in caduta libera verso il        . Divago tuttavia perché nelle vene pompa la musica, l’alcol scorre e voi, voi siete tutte tanto belle. Il mondo sarà pure in malora ma qui noi stiam bene., sarà presentato con un programma pubblico, durante il quale alcunə autorə leggeranno i contributi pubblicati. Maggiori dettagli dell’evento saranno rilasciati nelle prossime settimane.

I contributi sono a firma di:
Riccardo Benassi, artista video e poeta il cui lavoro definisce la soggettività tramite le modalità in cui collettivamente si affronta l’onnipresente violenza.
Ilenia Caleo, artista, poeta e attivista che sostiene la ri-eroticizzazione dei corpi globalmente e collettivamente interconnessi tramite il raccoglimento e la poesia.
Sandra Cane, scrittrice che indaga le modalità in cui le strutture del linguaggio si formano e si distruggono se collocate nel corpo.
Giulia Crispiani, scrittrice che legge il romanticismo e l’imbarazzo come momenti vulnerabili dal forte potenziale politico.
Andrea Lo Giudice, artista e animatore di comunità la cui pratica poetica risignifica componimenti altrui e rielabora il linguaggio autoritario, smontandolo.
Flavia Tritto, artista visuale che utilizza la poesia concreta per esplorare le strategie con cui i corpi umani e non umani si radunano insieme.

Palazzo Re Rebaudengo, Piazza Roma 1, Guarene.
Orari: sabato e domenica dalle 12 alle 19 (ingresso gratuito)
fsrr.org

Informazioni su Young Curators Residency Programme Torino

Il coordinatore e tutor della diciassettesima edizione è Michele Bertolino.
Lə curatorə sono statə selezionatə dalla giuria composta da Sepake Angiama, direttrice artistica di Institute of International Visual Arts (INIVA), Londra e Bart van der Heide, direttore di Museion, Bolzano.
Il Young Curators Residency Programme Torino consiste in una residenza di ricerca in Italia che ha il duplice obiettivo di sviluppare le capacità professionali e critiche dellə curatorə selezionatə e quello di promuovere la scena dell’arte contemporanea italiana in ambito internazionale. La residenza offre allə tre candidatə selezionatə la possibilità di entrare in contatto e collaborare con un grande numero di artistə italianə, confermando l’impegno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a supporto dell’arte contemporanea nazionale e delle pratiche curatoriali emergenti.
L’approfondito processo di ricerca, che vede lə curatorə visitare più di duecento studi d’artista, musei e istituzioni artistiche sul territorio nazionale sotto la guida di un curatore italiano di riferimento, culmina in una mostra curata con il supporto del team della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Ora giunto alla sua diciassettesima edizione, il Young Curators Residency Programme Torino resta un esempio unico in Italia e un progetto internazionalmente rinomato grazie alla qualità della formazione offerta, confermata dalla carriera delle alumnae e alumni del programma, che in molti casi ricoprono posizioni di rilievo in musei e istituzioni.
La selezione dellə partecipanti avviene in collaborazione con i più rinomati programmi internazionali per curatori: Royal College of Art, London; Graduate Program, Center for Curatorial Studies, Bard College, New York; Curatorial Program, De Appel, Amsterdam; CuratorLab, Konstfack University of Arts, Stoccolma; Independent Study Program, Whitney Museum of American Art, New York; MFA Curating, Goldsmiths University of London; MA Curatorial Practice, California College of the Arts, San Francisco; MAS/CAS Curating, Zurich University of the Arts. Inoltre, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha deciso di coinvolgere nuovi soggetti istituzionali in qualità di promotori delle candidature, con l’obiettivo di raggiungere una sempre maggiore rappresentatività della scena internazionale. Dal 2021 è stata istituita una stretta collaborazione con il Rockbund Art Museum di Shanghai, che tramite la costituzione di un comitato curatoriale responsabile delle nomine ha proposto candidatə provenienti dall’Est e Sud-est asiatico. Per l’edizione attuale, il comitato – guidato da X Zhu-Nowell, direttorə artisticə, e coordinato da Tiantian Xu, curatrice – è composto da Alia Swastika, Esther Lu, Merv Espina, Wang Weiwei, and Sabih Ahmed.
Lo YCRP Torino è sostenuto dalla Compagnia San Paolo.