A cura di Irene Calderoni e Maria Teresa Roberto.
Quarta mostra del ciclo Greater Torino, dedicato agli artisti delle giovani generazioni che hanno in Torino il proprio spazio di formazione o di lavoro. La città è intesa come territorio allargato, luogo di nascita o di elezione ma soprattutto piattaforma per la costruzione di un percorso di ricerca alimentato da opportunità di crescita, di mobilità e di relazioni con l’esterno. Una città aperta dunque, capace di accogliere quelle dinamiche di “andata e ritorno” essenziali nella definizione delle carriere artistiche.
Come nelle tre edizioni precedenti, anche quest’anno la scelta della doppia personale risponde a una strategia curatoriale che intende approfondire e valorizzare un percorso in atto attraverso una selezione di opere significative e nuove produzioni, in un insieme capace di restituire gli interessi tematici, le modalità progettuali, le pratiche e gli strumenti degli autori.
Gli artisti invitati alla quarta edizione di Greater Torino sono Alis/Filliol e Alessandro Sciaraffa.
Alis/Filliol è il duo artistico fondato nel 2007 da Davide Gennarino e Andrea Respino. Entrambi nati a Torino – il primo nel 1979, il secondo nel 1976 – si sono formati all’Accademia Albertina di Belle Arti.
Alessandro Sciaraffa è nato a Torino nel 1976. Laureato in Architettura, la sua formazione è incentrata sulla sperimentazione sonora e musicale.
La doppia personale, presentata in un’unica grande sala della Fondazione, darà modo di rilevare i diversi approcci con cui gli artisti interpretano la scultura e l’installazione e di verificarne le estese implicazioni sullo spazio fisico, sensoriale e mentale. Attraverso un insieme di lavori recenti e nuove produzioni, la mostra documenta i due percorsi, stringendoli in un confronto di attitudini e interessi, tra corpo e immaterialità, silenzio e sonorità, opacità e lucentezza. Denominatore comune – seppure con esiti distinti – è il ricorso al calco, all’impronta, alla registrazione, assunti dagli artisti quali chiavi concettuali e operative.
La ricerca di Alis/Filliol è focalizzata sulla scultura, praticata come campo di una dialettica serrata che giunge a solidificarsi in un centro: un nucleo generato dalle molteplici tensioni del fare in due, che muove tra ideazione e improvvisazione, forma e informe. La scultura è, come spiegano, un ostacolo impenetrabile su cui lo sguardo rimbalza, per ritornare a chi osserva come misura del corpo e della sua presenza. Per Alis/Filliol la scultura è esperienza fisica, uno spazio intensivo nel quale sperimentare nuove procedure o trasformare tecniche tradizionali quali il modellato, la fusione, il calco, associati a materiali consueti quali il metallo o il gesso o eccentrici come la neve e il poliuretano espanso.
I molteplici livelli della sensorialità sono al centro dell’indagine di Alessandro Sciaraffa, impegnato nelle sue opere a sviluppare le potenzialità funzionali e plastiche di elementi sfuggenti quali il suono, la luce, il calore, l’acqua, le vibrazioni, l’eco. Sculture, installazioni e performance si configurando come strutture organiche, costellazioni ibride di tecnologie e oggetti che determinano una condizione percettiva in costante mutamento. La registrazione, intesa in senso ampio e letterale, è l’apparato di cattura con il quale l’artista attribuisce volume ai tracciati sottostanti alla sensibilità umana. Rumori, brusii, crepitii, scintille tornano in superficie grazie all’articolata relazione tra i materiali, lo spazio, la presenza e i gesti di chi fa ingresso nella sfera dell’opera.
The information was successfully sent
There was an error while sending a message