Danielle McKinney
Fly on the Wall
19 marzo – 13 ottobre 2024
Inaugurazione: 19 marzo, h. 19
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta, Fly on the Wall, prima mostra personale in Italia di Danielle McKinney (1981, Montgomery, Alabama, USA). La mostra propone un ciclo di dipinti realizzati appositamente dall’artista per questa occasione, insieme a una ristretta selezione di lavori già esistenti.
Nel mondo anglosassone, la frase “fly on the wall” (mosca sul muro) è spesso utilizzata come metafora per descrivere l’osservazione di una determinata situazione senza che il soggetto sia notato o coinvolto. Questo implica l’abilità di assistere a eventi e conversazioni nella maniera più autentica, senza filtri, offrendo prospettive e visioni uniche di ciò che avviene a porte chiuse. Essere una “mosca sul muro”, un osservatorə invisibile del comportamento umano, permette di acquisire conoscenze e comprensioni preziose.
La pratica di McKinney ha origine nell’esplorazione del soggetto femminile. Formatasi come fotografa, l’artista ha dipinto fin da bambina, assumendo la pittura come medium principale del suo lavoro nel 2020, anche se gli elementi fotografici continuano a influenzare la sua pratica. L’artista costruisce le sue composizioni da una tela completamente nera, dando vita a scene che emergono dall’oscurità in chiaroscuro. Punto di partenza per le sue immagini sono spesso fotografie trovate online, nelle riviste, e, soprattutto, in altri dipinti, che McKinney utilizza per analizzare le sfumature di gesti, colori e forme, rivisitando in chiave contemporanea la tradizione della pittura da modello. Le immagini trovate di soggetti e di interni sono poi assemblate per creare una nuova immagine.
L’artista ci espone a momenti privati e meditativi. Le figure, esclusivamente nere e femminili, ritratte in primo piano in placidi interni domestici, custodiscono momenti di solitudine. Catturate in momenti di introspezione, svago o riposo con lirismo pittorico, non si accorgono della mosca, la stessa artista o forse il pubblico che le osserva. L’inconsapevolezza della sua presenza è riflessa nella spontaneità di sentimenti e movimenti, complici del senso di sicurezza e protezione che si prova nell’intimità dei propri spazi. Sono le donne e la loro energia ciò che attira realmente lo sguardo dell’artista: sia che dormano o fumino, che siano sedute o sdraiate, esse trasmettono un senso di libertà, aprendo opportunità per infiniti filoni narrativi.
Le composizioni atmosferiche delle tele, elettrizzate da profonde sfumature di blu, verdi e giallo e ocra e da ombre vivaci per esaltare gli stati d’animo e le emozioni dei soggetti ritratti, hanno una forza di attrazione magnetica, consentendo a chiunque entri negli spazi, soggetti ritratti o spettatorə, di sentirsi a proprio agio.
Danielle McKinney ha conseguito un BFA all’Atlanta College of Arts nel 2005 e un MFA alla Parsons School of Design nel 2013. Le sue opere di Mckinney presenti in numerose collezioni museali, tra cui l’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington DC; il Dallas Museum of Art, Dallas, TX; il Philadelphia Museum of Art, PA; lo Studio Museum in Harlem, New York, NY; e il Museum of Fine Arts, Houston, TX. Il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre collettive, tra cui When We See Us: A Century of Black Figuration in Painting, Zeitz Museum of Contemporary Art Africa, Città del Capo(2023); IN A DREAM YOU SAW A WAY TO SURVIVE AND YOU WERE FULL OF JOY, The Contemporary Austin, TX (2022); e Black Melancholia, Hessel Museum of Art, Bard College, Annandale-on-Hudson, NY(2022). McKinney vive e lavora a Jersey City, NJ. L’artista è rappresentata da Marianne Boesky Gallery and Galerie Max Hetzler.
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