Hai mai visto due animali che si scontrano? / Have You Ever Seen Two Animals Fighting?
Valentina Furian
A cura di Yueh-Ning Lee
Mostra conclusiva della 19 edizione del Young Curators Residency Programme, coordinato da Michele Bertolino
Nel profondo abisso della notte, occhi spalancati cercano di scrutare un mondo avvolto nell’opacità. È da qui che nasce la domanda: Hai mai visto due animali che si scontrano? La mostra personale di Valentina Furian prende titolo e ispirazione dal romanzo Le venti giornate di Torino di Giorgio de Maria (1977), che racconta di misteriosi eventi accaduti a insonni camminatrici di una città notturna. La mostra presenta nuove opere site-specific dell’artista che immaginano uno scenario speculativo, in cui monumenti ibridi sono sospesi e attivati al confine tra il giorno e la notte, il passato, il presente e il futuro. Attraverso installazioni temporali, immagini in movimento, fotografie e disegni, l’artista indaga il rapporto tra umano e più-che-umano. Un elemento ricorrente della sua pratica è l’attenzione alla performatività animale, che simboleggia uno spazio di confine tra finzione e realtà, dove umani e natura sono interconnessi e le distinzioni si dissolvono.
Il progetto si sviluppa a partire da alcuni lavori precedenti, Eclissi e La nostra lunga notte, approfondendo questioni come la sorveglianza, la violenza silenziosa e la vulnerabilità dei corpi dei monumenti. Attraverso una prospettiva postumana, Furian esplora le dinamiche di potere tra predatore e preda, umano e non-umano, corpo e sguardo. Il paesaggio riflettente implicitamente richiama le crisi nel terreno emotivo e politico del nostro tempo–il peso di specifiche memorie scelte, l’iper-esposizione della privacy, la frizione dei conflitti socio-politici, fino a che i nostri occhi iniziano a seccarsi. Quando cala la notte, desiderio e fragilità sono animati: i nostri corpi insonni restano vigili, pronti a fuggire nell’ombra. La mostra invita il pubblico a interrogarsi su ciò che scegliamo di commemorare, con un attitudine che incrocia tensione e tenerezza. E quando ritorna la luce, ci chiede se siamo davvero pronte a vedere cosa si cela sotto la superficie.
Biografia
Valentina Furian (n. 1989, Venezia) è un’artista visiva la cui pratica si sviluppa principalmente attraverso immagini in movimento e installazioni temporali. Nel 2025 ha preso parte al programma principale di ArtCity presso il MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna, a cura di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni. Nel 2024 ha inaugurato la mostra personale Notti Bianche, a cura di Paola Nicolin, presso XNL, Piacenza. Ha presentato il film Ciacco all'interno della rassegna Cinema Underground, a cura di Irene Calderoni per Gallerie d'Italia di Torino, e Centauro presso il Teatrino di Palazzo Grassi, nell’ambito di una presentazione a cura di TBD Ultramagazine.
Nello stesso anno ha partecipato alla Biennale Gherdëina, a cura di Lorenzo Giusti con Marta Papini, e ha vinto il New York Prize con ISCP – International Studio & Curatorial Program, New York (USA). Nel 2023 è stata artista in residenza presso Proa21, Fondazione PROA di Buenos Aires (AR), in collaborazione con GAMeC di Bergamo, ed è stata selezionata per il programma Nuovo Forno del Pane del MAMbo. Le sue opere sono state inoltre esposte alla Fondazione Stelline di Milano (IT) e al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma (IT). Nel 2022 ha partecipato al festival Rencontres Internationales Paris/Berlin (FR). Nel 2021 ha esposto all’interno della mostra Encounter the Imagination presso il Pearl Art Museum di Shanghai (CN), ha presentato un'opera video in Re-Creatures al Mattatoio di Roma (IT) e ha preso parte alla collettiva Resisting the Trouble – Moving Images in Time of Crisis nell’ambito di VISIO e Lo Schermo dell’Arte a Firenze (IT). Ha collaborato con istituzioni e spazi sperimentali tra cui ISCP – International Studio & Curatorial Program, New York (USA); Fondazione Proa, Buenos Aires (AR); Pearl Art Museum, Shanghai (CN); Rencontres Internationales | Paris Berlin, IIC Parigi (FR); Sunaparanta Center for Contemporary Art Goa, IIC Mumbai (IND); Collezione Farnesina, MAXXI, MUSE – Museo delle Scienze di Trento, MAMbo, The Blank Contemporary Art – Bergamo, Casa Capra – Vicenza, Fondazione Stelline, Chez PLINIO, Case Chiuse, CareOf, ViaFarini – Milano, Fondazione Bevilacqua La Masa, Microclima – Venezia, Cinema Visionario – Udine (IT); Goyki3 Art Inkubator, Sopot (PL); Graz (AT).