Young Curators Residency Programme Torino

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta la quattordicesima edizione del Young Curators Residency Programme Torino.

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo annuncia le curatrici selezionate per la quattordicesima edizione del Young Curators Residency Programme Torino (febbraio – maggio 2020): Alison Karasyk (Stati Uniti), Camille Regli (Svizzera), Katie Simpson (Regno Unito). La coordinatrice della quattordicesima edizione è Lucrezia Calabrò Visconti. Le curatrici sono state selezionate dalla giuria composta da Andrea Viliani, Direttore del Madre. Museo d’arte contemporanea Donnaregina, Napoli e Alessio Antoniolli, direttore di Gasworks, Londra. 

Il Young Curators Residency Programme Torino consiste in una residenza di ricerca in Italia che ha il duplice obiettivo di sviluppare le capacità professionali e critiche dei giovani curatori selezionati e quello di promuovere la scena dell’arte contemporanea italiana in ambito internazionale. La residenza offre ai tre candidati selezionati la possibilità di entrare in contatto e collaborare con un grande numero di artisti italiani, confermando l’impegno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a supporto dell’arte contemporanea nazionale e delle pratiche curatoriali emergenti. L’approfondito processo di ricerca, che vede i curatori visitare più di duecento studi d’artista, musei e istituzioni artistiche sul territorio nazionale sotto la guida di un curatore italiano di riferimento, culmina in una mostra curata con il supporto del team della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Ora giunto alla sua quattordicesima edizione, il Young Curators Residency Programme Torino resta un esempio unico in Italia e un progetto internazionalmente rinomato grazie alla qualità della formazione offerta, confermata dalla carriera delle alumnae e alumni del programma, che in molti casi ricoprono posizioni di rilievo in musei e istituzioni.

La selezione dei partecipanti avviene in collaborazione con i più rinomati programmi internazionali per curatori: Royal College of Art, Londra; Graduate Program, Center for Curatorial Studies, Bard College, New York; Curatorial Program, De Appel, Amsterdam; CuratorLab, Konstfack University of Arts, Stoccolma; Independent Study Program, Whitney Museum of American Art, New York; MFA Curating, Goldsmiths University of London; MA Curatorial Practice, California College of the Arts, San Francisco; MAS/CAS Curating, Zurich University of the Arts. I partecipanti sono preselezionati in seguito alle segnalazioni dei direttori dei corsi coinvolti tramite invio di lettera motivazionale, curriculum vitae, portfolio dei progetti realizzati precedentemente, testi pubblicati o recentemente redatti.

La residenza dura tre mesi, e quest’anno si concluderà con una mostra a Palazzo Re Rebaudengo, sede storica della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Guarene (CN). La preparazione della mostra è preceduta dallo studio di materiale bibliografico, da incontri con artisti, curatori, galleristi, collezionisti e direttori di museo attraverso viaggi e visite ai più rilevanti centri di produzione culturale di Torino, Milano, Venezia, Bolzano, Roma, Bologna, Napoli, Palermo.

La residenza è organizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo.

Le curatrici

Alison Karasyk (Stati Uniti) è una curatrice indipendente di base a Brooklyn, New York. I suoi temi di ricerca sono all’intersezione tra le questioni di genere, lo spazio, la memoria e la materialità. Karasyk ha ricoperto incarichi curatoriali ed editoriali presso il North Norwegian Art Centre, il Brooklyn Museum, il CRUSH Curatorial, il Museum of Modern Art e la Aperture Foundation, New York. Nel 2017 è stata assistente curatrice del Lofoten International Art Festival (LIAF) 2017: I Taste the Future. Karasyk ha conseguito un MA al Center for Curatorial Studies del Bard College (CCS Bard), New York, e un BA all’Oberlin College, Ohio. È la vincitrice del Premio Curatoriale Ramapo 2018. Attualmente sta lavorando a un progetto espositivo e di ricerca volto a stimolare dialoghi inediti sui processi di stregoneria avvenuti in Scandinavia e sulla rilevanza di questi eventi storici di violenza di genere e verso popolazioni indigene attraverso la lente dell’arte contemporanea.

Camille Regli vive e lavora tra Zurigo e Londra. Ha conseguito un MA in Cultural Studies al King’s College di Londra e un MA in Curating alla Zurich University of the Arts. Dopo aver lavorato al Musée de l’Elysée di Losanna, ha acquisito esperienze di consulenza artistica e di comunicazione nell’arte contemporanea lavorando con rinomate istituzioni internazionali tra cui: il Padiglione svizzero alla Biennale di Venezia, il Gropius Bau, Berlino, la Biennale di I st anbul, il Verbier Art Summit, Bagnes, la galleria Richard Saltoun e il festival di arte performativa Block Universe, Londra. La sua pratica curatoriale si concentra principalmente su narrazioni “piccole” (intese come opposto di “onnicomprensive”), che riconfigurano speculativamente il mondo in cui viviamo – nonché su narrazioni sviluppate a partire da approcci performativi e site-specific e da incontri interrelazionali, al fine di creare nuove forme di conoscenza. Regli fa parte del board curatoriale di OnCurating Project Space, spazio artistico indipendente di Zurigo dedicato alla produzione di discorsi critici attraverso  formati curatoriali e espositivi sperimentali. Ha curato numerosi progetti espositivi, tra i quali la mostra collettiva Que e ring the exhibition; I will be your idol e la performance  T h is is your captain, in collaborazione con Zürich moves. Fa parte del progetto dai diversi formati Choreographing the Public e della programma discorsivo I might be wrong. Regli è editor e collaboratrice regolare della rivista accademica “OnCurating.org”.

Katie Simpson (Regno Unito) è una curatrice e producer di base a Londra che si occupa principalmente della committenza di progetti site-specific ad artisti emergenti. Attualmente, la sua pratica curatoriale è rivolta verso strutture di supporto istituzionali e auto-organizzate che si presentano come conviviali e di disturbo, interrogando il ruolo di questi spazi attraverso approcci sperimentali alla creazione artistica. Simpson è inoltre interessata a questioni socio-politiche riguardanti l’accessibilità all’arte, alla messa in discussione tramite la ricerca archivistica delle gerarchie che strutturano la cultura, e a una pratica curatoriale collaborativa pensata attraverso approcci femministi. Nel 2018 si è laureata con un MFA in Curating al Goldsmiths College di Londra. Da allora ricopre la carica di direttrice associata presso l’organizzazione no-profit Jupiter Woods, Londra, dove sviluppa una programmazione che comprende gruppi di lettura, mostre ed eventi collaterali. Dopo la laurea, ha ricevuto  una fellowship curatoriale al Goldsmiths Centre for Contemporary Art, Londra, dove ha co-organizzato eventi per il public programme come una sessione di ascolto collettivo, un laboratorio per bambini e la proiezione di video per il quartiere. Prima di trasferirsi a Londra, ha iniziato e curato The Koop Project, un programma espositivo di dieci mesi, è stata Gallery Manager di Neue Froth Kunsthalle e Gallery Manager e curatrice del Community Arts Center, Brighton.

La coordinatrice

Lucrezia Calabrò Visconti è una curatrice indipendente che vive in Italia. Nella sua pratica sviluppa mostre e public programme in cui la ricerca assume un ruolo preponderante, dedicandosi spesso a progetti collaborativi con una forma ibrida e interdisciplinare. I suoi progetti recenti includono: Abstract Sex. We don’t have any clothes, only equipment con Guido Costa per Artissima, Torino (2019); Get Rid of Yourself (Ancora Ancora Ancora), Fondazione Baruchello, Roma (2019); Abracadabra, 6th International Biennale for Young Art, Mosca (2018); Why Is Everybody Being So Nice?, De Appel e Stedelijk Museum, Amsterdam (2017); Good Luck, See You After the Revolution, Uva, Amsterdam (2017). Nel 2018 ha fondato la piattaforma educativa e performativa La Scuola della Fine del Tempo con gli artisti Ambra Pittoni e Paul-Flavien Enriquez-Sarano. Si è formata a De Appel, Amsterdam; CAMPO12, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; IUAV, Venezia, e svolto un tirocinio curatoriale ad Artists Space, New York. I suoi scritti sono comparsi in riviste specializzate e pubblicazioni. Dal 2018 è responsabile del Young Curators Residency Programme della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, ed è consulente curatoriale della sezione New Entries per le gallerie emergenti di Artissima.