Tredicesima edizione Residenza per Curatori Stranieri

TREDICESIMA EDIZIONE RESIDENZA PER CURATORI STRANIERI

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo annuncia i curatori selezionati per la tredicesima edizione della Residenza per Giovani Curatori Stranieri (gennaio –aprile 2019): Rosa Tyhurst (UK, 1986), Jeppe Ugelvig (Danimarca, 1993), Hannah Zafiropoulos (Grecia).

La coordinatrice della tredicesima edizione è Lucrezia Calabrò Visconti.

I curatori sono stati selezionati dalla giuria composta da Andrea Viliani, Direttore del Madre. Museo d’arte contemporanea Donnaregina e Mark Rappolt, redattore capo di ArtReview.

Il progetto si pone il duplice obiettivo di sviluppare le capacità professionali e critiche dei giovani curatori selezionati e quello di promuovere l’arte contemporanea italiana in ambito internazionale. Se dal punto di vista immediato l’iniziativa si presenta come un laboratorio sperimentale per le pratiche curatoriali, il contatto di professionisti internazionali con giovani artisti in Italia ha lo scopo di creare un network che diffonda la conoscenza della scena artistica italiana a livello globale. La residenza si pone come trait d’union tra la fine del percorso educativo e l’ingresso nel mondo della professione ed è strutturata come un’attività formativa semi-autonoma, suddivisa in un periodo di ricerca approfondita sul territorio sotto la guida di un curatore italiano di riferimento, e successivamente nella curatela di una mostra con la collaborazione del team della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

La selezione dei partecipanti avviene tramite il contatto con i più rinomati programmi internazionali per curatori: Royal College of Art (Londra); Graduate Program, Center for Curatorial Studies, Bard College (New York); Curatorial Programme, De Appel (Amsterdam); CuratorLab,  Konstfack University of Arts (Stoccolma); Independent Study Program, Whitney Museum of American Art (New York); MFA Curating, Goldsmith’s University of London (Londra); MA Curatorial Practice, California College of the Arts (San Francisco); MAS/CAS Curating, Zurich University of the Arts (Zurigo). I partecipanti sono preselezionati in seguito alle segnalazioni dei direttori dei corsi coinvolti tramite invio di lettera motivazionale, curriculum vitae, portfolio dei progetti realizzati precedentemente, testi pubblicati o recentemente redatti.

La residenza dura tre mesi e si conclude con una mostra di artisti italiani o rilevanti per la scena italiana negli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Il programma della residenza è formulato al fine di agevolare la ricerca della scena artistica italiana. La preparazione della mostra è preceduta dallo studio di materiale bibliografico, da incontri con artisti, curatori, galleristi, collezionisti e direttori di museo attraverso viaggi e visite ai più rilevanti centri di produzione culturale di Torino, Milano, Venezia, Bolzano, Roma, Bologna, Napoli, Palermo.

La residenza è organizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo.

I curatori


Rosa Tyhurst (Carmarthen, UK, 1986) è una curatrice, scrittrice eeditrice di base a Oakland, California. Si è laureata nel programma di Curatorial Practice al California College of the Arts di San Francisco nel 2018 con una tesi focalizzata sul lavoro di Art Club 2000. Tra i suoi progetti più recenti: PS8 (San Francisco,California 2017-2018), Break-up Letters (pubblicato nel 2018), Artwork for Bedrooms (The Wattis Institute, San Francisco,California, 2018), You had to be there (swissnex, San Francisco,California, 2018). Rosa ha collaborato con il De Young Museum, San Francisco; Limoncello, Londra; SUNDAY Art Fair, Londra, ed è al momento America’s Collection Fellow presso KADIST, San Francisco.

Jeppe Ugelvig è un curatore e critico culturale nato in Danimarca. I suoi interessi di ricerca si sviluppano intorno a storie e teorie di produzione culturale, e all’intersezione tra pensiero queer, cibernetico e decoloniale. Ha ottenuto il diploma superiore al Mahindra United World College in India nel 2012, la laurea triennale in Communication, Curation, Criticism al Central Saint Martins, Londra nel 2016, e la laurea magistrale al Center for Curatorial Studies del Bard College, New York nel 2018. i suoi testi sono comparsi, tra gli altri, su Frieze, parallax, ArtReview, Flash ArtInternational, Spike, Kaleidoscope e LEAP; ha contribuito a cataloghi per mostre di artisti e progetti quali Dozie Kanum, A Kassen, BODY HOLES e Soft Baroque. È redattore capo dei servizi speciali di DANSK Magazine e redattore di Wallet. Ha organizzato mostre a Copenhagen, Ramallah, Berlino e Londra, e più recentemente ha curato la mostra Fashion Work, Fashion Workers all’Hessel Museum of Art, New York.

Hannah Zafiropoulos (Grecia) è una curatrice, ricercatrice e scrittrice che vive e lavora tra Londra e Stoccolma. La sua pratica parte dalle possibilità offerte dal campo emergente del “curatoriale” di ispirare nuove metodologie e modalità di ricerca curatoriale, focalizzandosi particolarmente sulle nozioni di performatività e partecipazione. Sfruttando il gioco di ruolo dal vivo come punto di partenza, la sua ricerca sviluppa una metodologia di “autorialità procedurale”attraverso la quale il curatore può aprire spazi di rinnovata partecipazione democratica, in cui voci differenti possono partecipare al processo di produzione di significato e di nuove conoscenze. Ha lavorato come assistente curatrice alla Fondazione Calvert 22, Londra e curato progetti a Gasworks, Londra e Tenstakonsthall, Svezia, dove rivestirà la posizione di Guest Curator nel 2019, sviluppando un progetto di ricerca sulla storia e i metodi della Fogelstad Women’s Citizenship School. Dal 2013 al 2016 è stata Director of Exhibitions alla Howard Griffin Gallery, Londra. Scrive regolarmente per pubblicazioni come Art Review, The Calvert Journal, Apollo and Koreografisk Journal e ha di recente co-curato la pubblicazione Red Love: Reading Alexandra Kollontai (Sternberg Press, 2018). Ha ottenuto la laurea triennale in storia dell’arte al Courtauld Institute of Art, Londra e la laurea magistrale in Curating Contemporary Art al Royal College of Art, Londra. Ha partecipato recentemente al programma di ricerca per curatori CuratorLab allaKonstfack University of Arts, Stoccolma.


La coordinatrice
Lucrezia Calabrò Visconti è una curatrice indipendente di base a Torino.Recentemente curatrice di Abracadabra, progetto principale della 6th Moscow International Biennale for Young Art, dal 2018 coordina il programma di residenza per curatori stranieri della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Calabrò Visconti si è formata presso il programma curatoriale di De Appel, Amsterdam (2017); CAMPO12, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2013); Si è laureata in Arti Visive e dello Spettacolo allo IUAV, Venezia nel 2012 e hasvolto un tirocinio curatoriale ad Artists Space, New York nel 2014.I suoi progetti più recenti includono: Umlaut, il public programme per le arti visive contemporanee (con Stefano Collicelli Cagol eLuigi Fassi); Why Is Everybody Being So Nice?, De Appel e Stedelijk Museum, Amsterdam; Goodbye, See You After the Revolution! (con ShonaMei Findlay e Mira Asriningtyas), UvA, Amsterdam; Dear Betty: RunFast, Bite Hard, GAMeC, Bergamo. Nel 2018 ha co-fondato La Scuoladella Fine del Tempo con Ambra Pittoni e Paul-Flavien Enriquez-Sarano, e nel 2015 ha co-fondato CLOG, uno spazio indipendente di ricerca con focus su arte e cultura contemporanee,sperimentazioni di educazione autonoma e progetti di auto-produzione.Scrive per riviste di arte e cultura contemporanea (tra le altre Flashart Italia, Not – NERO on theory, L’Officiel Art). Ha lavorato come consulente artistica per Artissima, Torino; assistente curatrice per Tutttovero di Francesco Bonami, Castello di Rivoli e GAM, Torino; Shit and Die di Maurizio Cattelan, Myriam Ben Salah e Marta Papini; TOILETPAPER Magazine e Le Dictateur, Milano.