Nel 2019 si rinnova la collaborazione tra il Torino Film Festival e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, centro per l’arte contemporanea sempre attento alla contaminazione tra le diverse discipline artistiche. Per il quinto anno consecutivo all’interno del festival tornano ONDE – Artrum, la sezione dedicata alla commistione tra arte e cinema con la proiezione di cortometraggi realizzati da artisti contemporanei,e il Premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengodel concorso lungometraggi.
Per la sezione ONDE – Artrum della 37a edizione del TFF, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta una rassegna di opere video di artisti promossi da Protocinema, organizzazione artistica no-profit che si occupa della committenza e promozione di opere d’arte che investigano culture differenti da una prospettiva tanto locale quanto globale.
La rassegna è costituita da otto video di artisti di area turca, realizzati tra il 2018 e il 2019. I film analizzano ed esplorano differenti questioni politico-sociali che travalicano i confini geografici, adottando una pluralità di espedienti narrativi e visivi.
In The Missing T di Ahmet Öğüt, lo stato di degrado e abbandono della città di Tulum in Messico diventa lo specchio di abusi di potere e politiche sociali inadeguate. At those terrifying frontiers where the existence and disappearance of people fade into each other, di Basel Abbas e Ruanne Abou-Rahme, interroga lo status di “persone illegali”, il loro diritto di esistenza e di apparizione che si contrappone al controllo cui sono sottoposte tramite dati e immagini digitali. Il rapporto tra umano e digitale prosegue nel film Studio Visit 09: Painting Preview di Theo Triantafyllidis,in cui l’avatar grottesco dell’artista riflette ironicamente sull’arte e la creatività umana agli albori dell’intelligenza artificiale. In altri film troviamo invece il recupero della mitologia e del folklore come strumenti per pensare a temi universali quali la relazione fra desiderio, vita e morte, in Shivering Heart di Vajiko Chachkhiani, e l’adattamento dei comportamenti a norme politico-sociali sovradeterminate, in Under di Hale Tenger. I film Dream Lives of Debris di Lara Ögel e Neither on the Ground, nor in the Sky di Hera Büyüktaşcıyan prediligono invece un approccio poetico e frammentario, in cui immagini d’archivio e metafore narrative sono montate in composizioni non lineari che affrontano i temi della memoria personale e collettiva, del patrimonio culturale e dei flussi migratori. Nel caso di The Atelier di Hasan Özgür Top, è dall’economia quotidiana di una piccola impresa di produzione di bandiere che emergono questioni di stretta attualità come l’avanzare di politiche nazionaliste e i conflitti in Turchia.
Programmazione ArtRum
Cinema Reposi 5
26 novembre, ore 18.15
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