La Olbricht Foundation presenta la Collezione Sandretto Re Rebaudengo alla me Collectors Room di Berlino. In occasione di questa prima mostra assoluta in Germania delle opere della collezione torinese, intitolata Stanze/Rooms, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo dà la sua personale visione del panorama internazionale dell’arte contemporanea. In contemporanea viene presentata la sua collezione di gioielli di fama internazionale.
La collezione Sandretto Re Rebaudengo
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è una delle più importanti collezioniste private di arte contemporanea in Europa oggi. Iniziata nei primi anni ’90, e da allora in continua espansione, la sua Collezione ora comprende più di 2000 opere di arte contemporanea sia di giovani emergenti che di artisti di fama internazionale. La Collezione Sandretto Re Rebaudengo è stata esposta nei musei di Italia, Francia, Spagna, Austria, Polonia e Gran Bretagna, inclusa una mostra di un anno alla Whitechapel Gallery di Londra.
La collaborazione con la Olbricht Foundation ha avuto inizio lo scorso anno quando il Centro per l’Arte Contemporanea della Fondazione a Torino ha ospitato una mostra delle edizioni di Gerhard Richter provenienti dalla collezione Olbricht.
La mostra “Stanze/Rooms”
In italiano la parola “stanza” indica un “luogo ideale di sosta”, un posto dove il poeta poteva ritirarsi e trovare ispirazione. È al tempo stesso un luogo fisico e metaforico, le cui finestre si affacciano sull’orizzonte vivo e mutevole dei nostri pensieri e delle nostre visioni. La mostra “Stanze/Rooms” prende questo significato etimologico come punto di partenza dell’esposizione nel tentativo di ricreare, attraverso una serie di opere di arte contemporanea, l’idea originale di stanza come ambiente intimo della riflessione poetica. Queste stanze sono luoghi reali o immaginari – ideali, quotidiani o semplicemente fuori dal tempo. Dense di riferimenti all’attualità, al cinema, alla musica, alla letteratura e alla storia dell’arte, le opere esposte utilizzano diverse tecniche artistiche dalla scultura, come nel caso di A to Z 1994 Living Unit di Andrea Zittel (una combinazione tra un’abitazione, un mobile ed una grossa valigia), agli ambienti come UHER.C di Robert Kuśmirowski (all’apparenza uno studio di registrazione d’altri tempi che ha assunto una vita propria a metà tra ciò che è e ciò che è stato), dalla fotografia come Toilets and Asylum di James Casebere, che descrive le stanze di un ospedale psichiatrico, alle video installazioni, per esempio Travesty of a Mockery di Sam TaylorWood, che mette in scena una discussione tra un uomo ed una donna che si svolge in simultanea su due schermi proiettati separati. Nella serie Chambre, invece, Dominique GonzalezFoerster si serve di oggetti di uso quotidiano per ricostruire le stanze da letto delle persone, tra le quali anche quella della collezionista stessa.
Artisti in mostra: Matthew Barney, Julie Becker, Glenn Brown, James Casebere, Maurizio Cattelan, Thomas Demand, Saul Fletcher, Giuseppe Gabellone, Stefania Galegati, Dominique GonzalezFoerster,Douglas Gordon, Ragnar Kjartansson, Robert Kusmirowski, Sherrie Levine, Sharon Lockhart, Sarah Lucas,Esko Männikkö, Paola Pivi, Laure Prouvost, Sergey Sapozhnikov und Albert Pogorelkin, Hans Schabus,Markus Schinwald, Gregor Schneider, Cindy Sherman, Hannah Starkey, Sam TaylorWood, Andra Ursuta,Rachel Whiteread, e Andrea Zittel.
La collezione di gioielli
In contemporanea a “Stanze/Rooms” è esposta parte della collezione privata di costume jewellery di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. Negli anni ’30 in America, durante la grande depressione , i gioielli prodotti in serie fatti di materiali economici divennero molto popolari. Con il loro design raffinato e originale, questi gioielli fantasia erano accessibili alle donne di ogni ceto sociale e diventarono un accessorio irrinunciabile anche per le dive di Hollywood e per l’alta moda. I gioielli appartenenti a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, in mostra nella Olbricht Wunderkammer, offrono un assaggio della preziosità e dell’unicità di una collezione molto più vasta e raccontano la storia della moda della gioielleria americana dagli anni 30 ad oggi.
The information was successfully sent
There was an error while sending a message