La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta The Institute of Things to Come, un centro di ricerca temporaneo sul futuro che da Febbraio a Settembre 2017 proporrà un ciclo di quattro mostre personali collegate a un programma di formazione. The Institute of Things to Come è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando ORA! Linguaggi contemporanei produzioni innovative.
Opening 22 giugno, ore 19
A cura di
Ludovica Carbotta & Valerio Del Baglivo.
Per il terzo capitolo di The Institute, l’artista Alex Cecchetti espone Cetaceans, un concerto polifonico per voce, armonica di vetro e waterphone, che indaga come sogni, capogiri, salti temporali e sogni lucidi siano stati percettivi nei quali si genera una diversa forma d’interazione tra le persone.
Riflettendo su possibili strategie di comunicazione futura che non includano l’utilizzo del linguaggio parlato, Cetaceans è un’installazione immersiva che stimola l’orecchio dei partecipanti con l’impiego di varie sorgenti sonore. La partizione musicale è una composizione ibrida in cui la notazione musicale, le poesie e gli schemi delle voci di balena sono stati organizzati e mischiati per comporre un brano. Un coro di cantanti riproduce il suono delle balene mescolando queste voci non umane con la musica, le poesie e le riflessioni di Alex Cecchetti. Immerso in una sensazione di annebbiamento, lo spettatore è invitato a raggiungere uno stato di dormiveglia, nel quale il concerto è parzialmente esperito nei propri sogni.
In tempi di privazione del sonno nei quali il gioco e la dipendenza dai social media, la sindrome da stress lavorativo e la nomofobia influenzano quotidianamente la nostra capacità di interrelazione, Cecchetti ha condotto delle ricerche su forme di comunicazione non umane e non convenzionali basate sulla musica e sui sogni. Che cosa accadrà se in futuro l’uomo comunicherà solo utilizzando suoni astratti? E cosa accadrà se opereremo solo in un costante stato di dormiveglia? Alex Cecchetti invita il pubblico a riflettere sui modi di comunicazione futuri, invitando i propri spettatori a realizzare un’esperienza che può essere apprezzata pienamente solo in uno stato di sonno.
Nel corso della mostra, l’artista condurrà un laboratorio dal titolo Il futuro è una società segreta insieme all’artista Lina Lapelyte. Partendo dall’ipotesi che una società segreta abbia abolito l’utilizzo della lingua parlata per scopi di comunicazione, i partecipanti saranno invitati a identificarsi con questa condizione futura, sperimentando tre diversi modi d’interrelazione astratta: poesia, musica e tarocchi. La città di Torino funzionerà come banco di prova per sperimentare questi nuovi modelli di comunicazione nel mondo reale.
I partecipanti selezionati sono: Stella Baraklianou, Daniela D’amore, Molly Di Grazia, Alessandro Mazzatorta, Inda Peralortega, Serena Porrati, Georgia René Worms, Saverio Tonoli, Mislav Zugaj and Gaile Pranckunaite.
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