Artistə: Gianni Ferrero Merlino, Eva Frapiccini, Carlo Furgeri, Alice Grassi, Francesca Lazzarini, Renato Leotta, Valentina Mezzanatto, Francesca Rivetti, Francesco Zucchetti
Domenica 7 maggio 2006 riapre Palazzo Re Rebaudengo a Guarene d’Alba (CN) con l’inaugurazione della quarta edizione della mostra fotografica GE/06 - Da Guarene all’Etna, 06.
La rassegna, interamente prodotta dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, è curata da Filippo Maggia e presenta il lavoro di 9 artisti italiani contemporanei: Gianni Ferrero Merlino (nato a Torino nel 1976, vive e lavora fra Torino e Milano), Eva Frapiccini (nata a Recanati – MC – nel 1979, vive e lavora a Torino), Carlo Furgeri (nato a Londra nel 1971, vive e lavora a Milano), Alice Grassi (nata a Catania nel 1981, vive e lavora a Milano), Francesca Lazzarini (nata a Lussemburgo nel 1976, vive e lavora a Roma), Renato Leotta (nato a Torino nel 1982, vive e lavora a Torino) Valentina Mezzanatto (nata a Cuorgnè nel 1983, vive e lavora a Torino), Francesca Rivetti (nata a Milano nel 1972, vive e lavora a Milano), Francesco Zucchetti (nato a Cuggiolo – MI – nel 1973, vive e lavora a Milano).
La mostra propone un panorama vario delle ultime e più fresche produzioni contemporanee. Le tematiche affrontate dai giovani fotografi sono: i luoghi testimoni degli attentati terroristici di Eva Frapiccini; il limite sottile tra reale e fittizio di Renato Leotta; le mura di Alice Grassi; il mare in tempesta di Gianni Ferrero Merlino; i turisti omologati e chiassosi di Francesca Lazzarini; le stazioni, i treni e i passeggeri di Carlo Furgeri; l’atteggiamento di fronte al senso del vuoto per Francesca Rivetti; le relazioni e i rapporti tra gli individui di Francesco Zucchetti; i tronchi d’albero di Valentina Mezzanatto.
“A distanza di tre anni dall’ultimo GE/03, la selezione attuale di giovani artisti presenta alcuni nuovi elementi particolarmente interessanti. Per la prima volta, infatti, l’età media degli artisti invitati scende sotto i trenta, dato estremamente significativo che testimonia l’avanzamento e la maturazione di una nuova generazione, quella che probabilmente riuscirà a dialogare a pieno titolo e senza più timori di sudditanza con le altre discipline artistiche.
In secondo luogo la varietà di tecniche utilizzate - dal video al film al classico bianco e nero - certifica la consapevolezza, da parte di questi autori, dell’importanza concettuale dell’immagine non più dipendente dal mezzo utilizzato: immagini, ancor prima che fotografie.
I temi affrontati, ancora, oltre a ribadire la necessità generazionale di riflettere a fondo sulle relazioni interpersonali, segnano un sicuro ritorno verso due argomenti forti dell’arte a lungo trascurati - e in particolare proprio dalla fotografia - negli ultimi trenta, forse quaranta anni: l’ideologia politica, ora non più reportagistica quindi non dichiarata, ma suggerita, e la natura, vista non più come campo esperienziale bensì come interlocutore alternativo alla città, all’omogeneizzazione delle culture, al non-luogo.
Infine va sottolineato come per la prima volta le donne superino numericamente, per presenza, gli uomini, allineando così la fotografia italiana a quella internazionale che negli ultimi 10 anni ha visto affermarsi in proporzione molte più fotografe che fotografi”. (Filippo Maggia, curatore per la fotografia italiana della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo)