A cura di Francesco Bonami
La mostra Common People, dedicata all'arte inglese, riprende il filone già intrapreso dalla Fondazione con la mostra Arte Inglese, presentata a Sant'Antonino di Susa prima e poi alla Galleria Civica di Modena nel maggio del 1995. In questa occasione erano state presentate le opere della Collezione, offrendo uno spaccato esemplare delle più innovative ed emergenti tendenze dell'arte inglese contemporanea, dai "maestri" come Tony Cragg, Richard Deacon e Richard Wentworth alle ultime leve come Rachel Whiteread, Damien Hirst e Douglas Gordon. Allora Arte Ingleseaveva dato uno sguardo chiaro alle fondamenta da cui sarebbe partita l'invasione britannica; Common People intende approfondire quello sguardo, andando oltre la superficie del sensazionalismo per scoprire i nervi di una società, quella britannica, in piena trasformazione.
Gente comune o eroi? Oggi gli artisti inglesi sembrano oscillare all'interno di questa problematica creativa e sociale. I famosi YBA - Young British Artists -, fenomeno artistico degli ultimi anni, non sono più tanto giovani. Il fenomeno britannico che ha scosso il mondo dell'arte contemporanea fino a ieri sembra essere esploso con la sensazionale mostra Sensation organizzata dalla Saatchi Collection alla Royal Academy of Arts di Londra.Common People osserva il fenomeno e tenta un'analisi approfondita delle origini, dei risultati e dell'eredità di questo fenomeno e dell'atmosfera euforica che si è creata intorno ad esso nella cultura artistica contemporanea del Regno Unito.
Il titolo Common People è preso in prestito da una canzone dei Pulp, che anticipava nelle parole il dilemma che ha fatto dell'arte britannica uno strumento per scardinare le gerarchie sociali di una cultura controversa e provocante che lotta, tuttavia, per liberarsi da luoghi comuni sempre più conservatori e convenzionali. Una cultura fatta di gente comune che attraverso le proprie idee e la propria arte guarda a se stessa e al mondo che la contiene cercando di capirsi e di trasformarsi nella speranza e con il desiderio di arrivare a cambiare entrambi.
Common People non è un tentativo di revisionare all'improvviso una storia troppo recente, infatti la mostra presenta alcune opere di artisti che hanno attraversato il confine tra comune e straordinario. L'idea della mostra è mettere in evidenza i diversi strati della situazione dell'arte contemporanea.
Artisti in mostra
Darren Almond, Richard Billingham, Ian Breakwell, Angela Bulloch, Saul Fletcher, Douglas Gordon, Paul Graham, Damien Hirst, Gary Hume, Sarah Lucas, Christina Mackie, Maria Marshall, Steve McQueen, Julian Opie, Steven Pippin, Sophy Rickett, David Shrigley, Sam Taylor-Wood, Gillian Wearing.