Fondazione

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Dal 1995 sostiene i giovani artisti italiani e stranieri, con una particolare attenzione alla committenza e produzione di nuove opere, e promuove l’arte contemporanea con l’obiettivo di avvicinare ad essa un pubblico sempre più ampio.

Da oltre venticinque anni la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è impegnata a favore dell’arte e della cultura contemporanee. Tra le prime fondazioni private aperte in Italia, è un osservatorio sulle tendenze artistiche e i linguaggi culturali del presente. Nata a Torino il 6 aprile 1995, per volontà di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, sua Presidente, la Fondazione è un’istituzione no profit che rispecchia gli indirizzi di un nuovo mecenatismo, basato sulla responsabilità assunta in prima persona e sulla condivisione di passioni, saperi e risorse individuali.

La Fondazione ha due sedi. La sede torinese, inaugurata nel 2002, è un’architettura museale costruita ex novo in un quartiere che testimonia il passato industriale della città e le sue trasformazioni. Progettata dall’architetto Claudio Silvestrin, sorge di fronte al giardino pubblico “Fergat”.

Palazzo Re Rebaudengo, a Guarene, è una residenza settecentesca, tutelata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali. È uno degli edifici storici di questo piccolo borgo immerso fra le colline del Roero, territorio che con le Langhe e il Monferrato è riconosciuto come patrimonio dell’Unesco. Nel 2019, poco distante dal Palazzo, la Fondazione ha aperto al pubblico il Parco d’arte della Collina di San Licerio. Le installazioni di artisti di tutto il mondo sono collocate tra un bosco selvatico e i filari di una giovane vigna.

La Fondazione ha le proprie radici nella Collezione Sandretto Re Rebaudengo. Avviata nel 1992, costruita attraverso il dialogo con gli artisti, la Collezione è una costellazione esemplare di opere e riflette la pluralità delle ricerche degli ultimi decenni. La scelta di dar vita alla Fondazione segna l’evoluzione della collezione privata, il passaggio a un’attività organizzata, aperta alla dimensione pubblica.

La centralità dell’artista, eredità di un collezionismo sensibile e partecipe, è alla base della prima missione statutaria della Fondazione e si concretizza nel sostegno alle nuove generazioni artistiche, attraverso la promozione, la realizzazione di mostre e la produzione di opere. La diffusione della conoscenza dell’arte e la formazione di un pubblico ampio, coinvolto e partecipe costituiscono la seconda missione istituzionale.

La Fondazione, è uno spazio riflessivo che, grazie alle opere, dà visibilità all’arte attuale, alle sue prospettive sui temi del presente (dalla globalizzazione all’ecologia, dal lavoro alle nuove tecnologie); è un’agorà che valorizza la voce e l’interpretazione dei visitatori e delle visitatrici grazie all’approccio discorsivo della mediazione culturale, un servizio continuo e gratuito; è uno spazio di ispirazione e creatività, rese concrete e vitali nei laboratori concepiti dal Dipartimento educativo per tutti i diversi pubblici in visita (bambini e bambine, adolescenti, giovani, adulti, scuole, insegnanti, famiglie, persone con disabilità).

Negli anni l’expertise della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, basata sulla vocazione sperimentale e sulle professionalità del suo staff, si è ampliata. Oggi la Fondazione è un centro espositivo riconosciuto a livello internazionale ed è un’agenzia educativa con una forte identità e un’intensa esperienza nell’ambito della formazione, attestata da programmi come la Residenza per Giovani Curatori Stranieri, nata nel 2006, da Campo, il Corso di studi e pratiche curatoriali avviato nel 2012, dalle periodiche giornate di studio per insegnanti, educatrici ed educatori, dai seminari sui temi dell’accessibilità e della mediazione culturale.

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo favorisce la collaborazione tra istituzioni e la costruzione di reti: partecipa attivamente al sistema dell’arte e della cultura torinese, in dialogo con gli enti pubblici, le Fondazioni di origine bancaria, le comunità locali, le associazioni e le aziende attive sul territorio; nel 2014, in ambito nazionale, ha promosso l’istituzione del Comitato Fondazioni Arte Contemporanea, finalizzato all’interlocuzione con il Ministero della Cultura e alla valorizzazione del ruolo delle organizzazione private e delle loro progettualità. La Fondazione conta su un patrimonio di relazioni capillari con il sistema internazionale, espresso con il sostegno a grandi eventi come le Biennali e la Documenta di Kassel e attraverso le mostre dedicate alla Collezione, ospitate nei musei e nelle fondazioni di tutto il mondo. Con il Premio StellaRe, istituito nel 2006, contribuisce al riconoscimento dell’attività e dell’impegno delle donne nel campo della cultura, della ricerca scientifica, dell’economia.

Presidente

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è fondatrice e Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Dopo la laurea in Economia e Commercio all’Università di Torino, si avvicina all’arte contemporanea, come collezionista, all’inizio degli anni ’90.

La passione per l’arte si trasforma in attività organizzata nel 1995 quando dà vita alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di cui è presidente. Nel 1997 viene inaugurata la prima sede della Fondazione a Guarene, nelle sale di Palazzo Re Rebaudengo, residenza settecentesca tra le colline piemontesi.

Nel 2002 la Fondazione prosegue nella sua attività di sviluppo e promozione dell’arte contemporanea, inaugurando un nuovo spazio espositivo a Torino, un centro di livello internazionale per lo studio, la sperimentazione e il confronto di artisti, critici, curatori e collezionisti di tutto il mondo.

Nel 2017 ha fondato la Fundación Sandretto Re Rebaudengo di Madrid di cui è presidente.

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo ricopre ruoli di responsabilità all’interno del sistema dell’arte internazionale: è membro dell’International Council del MoMA di New York, dell’International Council della Tate Gallery di Londra, del Leadership Council del New Museum di New York, dell’Advisory Committee for Modern and Contemporary Art del Philadelphia Museum of Art, del Consiglio Culturale del Magazine Cartier Art, del Conseil d’Administration de l’Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts de Lyon, del CCS Board of Governors del Bard College di New York, dell’Advisory Committee del Rockbund Art Museum di Shanghai, del Board of Trustees dell’ICI di New York, del patronato della Fundación MACBA di Barcellona.

In Italia, dal 2008 è membro del Gruppo Tecnico Cultura di Confindustria Nazionale. Dal 2014 è Presidente del Comitato Fondazioni Arte Contemporanea. Dal 2017 è Presidente della Giuria del Premio Cairo. Dal 2017 è Presidente della Fondazione IEO-Monzino, Istituto Europeo di Oncologia e Centro Cardiologico Monzino.

Le sono stati attribuiti diversi premi e titoli onorifici, tra i quali il Riconoscimento di Ufficiale della Repubblica Italiana (2005) e il titolo di “Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres” conferito dalla Repubblica Francese (2009). È inoltre stata insignita del “Montblanc Arts Patronage Award” (2003), il Premio “AIDDA” (2003), del Premio “Marisa Bellisario” (2005), del riconoscimento di “Cultore dell’Architettura” conferito dal Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Torino (2007), del titolo di “Accademico d’Onore” dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino (2016). Nel 2019 ha ricevuto il Leo Award dall’ICI-Independent Curators International di New York e nel 2020 è stata nominata “Ambasciatrice nel mondo delle eccellenze torinesi”. Nel 2021 è stata insignita del riconoscimento di “Torinese dell’Anno” conferito dalla Camera di Commercio di Torino e nel 2022 ha ricevuto il Premio Rinascimento + e nel 2023 il Premio Internacional de Mecenazgo per il suo impegno come collezionista a favore dell’arte e del mecenatismo. Nel 2023 ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore della Repubblica.

Svolge un’intensa attività di conferenze, lezioni e dibattiti. Fra i suoi principali interventi: nel 2015, a Davos nell’ambito di The Future of the Art World Davos: Culture and Commerce in the 21st Century, promosso dal Financial Time; a Londra, al Global Private Museum Summit; a Sheffield, al Going Public Summit; nel 2017 al Turin Islamic Economic Forum e a Santander, all’Universidad Internacional Menéndez Pelayo; nel 2023 alla conferenza Art for Tomorrow a Firenze.

Dal 2015 insegna Strategia delle Fondazioni nel corso di Professioni dell’arte alla IULM, Libera Università di Lingue e Comunicazione di Milano.

È autrice di articoli, interviste e saggi dedicati al collezionismo, tra i quali The Art Collector between Private Passion and Philantropy, pubblicato nel volume di Alessia Zorloni, Art Wealth Management. Managing Private Art Collections, Springer, Heidelberg 2016. Dal 2014 cura la rubrica “Viaggi d’arte” su How to spend it – Italia.

Consiglio di amministrazione

Patrizia Sandretto Re Rebaudengo

Andrea Ganelli

Giovanni Lageard

Fabio Alberto Regoli

Agostino Re Rebaudengo

Emilio Re Rebaudengo

Eugenio Re Rebaudengo

Guido Saracco

Presidente: Marcello Presicci (docente Luiss Business School)

Bianca Maria Farina (ANIA)

Maximo Ibarra (Engineering)

Francesca di Carrobio (Hermès)

Massimiliano Montefusco (Radio Dimensione Suono)

Monica Parrella (Dirigente Generale dello Stato)

Paolo Gualdani (Angel Capital Management)

Leonardo Ceglia Manfredi (Manfredi Hotels)

Massimo Lapucci

Stefano Lucchini (Intesa Sanpaolo)

Katia De Ros (Confindustria)​

Brad Staples (Apco Worldwide)

il team

Bernardo Follini

Filippo Maggia

CURATRICE

Caroline Ellen Liou

Silvio Salvo

Francesca Sette

Elena Stradiotto, Francesca Togni, Annamaria Cilento, Alessia Palermo

Beatrice Biason, Irene Coscarella

Francesca Togni

Eleonora Pietrosanto, Chiara Sabatucci, Alberto Nidola, Carola Guadagnin, Beatrice Biason, Ilaria Mercurio, Irene Coscarella, Sara Maffioli, Alessia Napolitano, Marcos Da Costa

Michele Bertolino

Giorgina Bertolino, Bernardo Follini, Vittoria Martini

Carla Mantovani

Valentina Rigotti

Giuseppe Tassone

Simona Saraniti

Olivia Fortini

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

Anna Bellato

La sede di torino

Il Centro per l’Arte Contemporanea di Torino è la principale sede espositiva della Fondazione fin dalla sua inaugurazione nel settembre 2002. Il Centro è situato nel quartiere San Paolo ed è sorto sull’area della Ex Fergat, occupata in precedenza da impianti industriali in disuso. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha acquisito il diritto di superficie per 99 anni. L’edificio è stato progettato dall’architetto Claudio Silvestrin e si caratterizza per l’essenzialità degli spazi, concepiti appositamente per contenere ed esporre l’arte di oggi, realizzati secondo il principio della versatilità e della praticità di gestione. L’orizzontalità dell’edificio permette di gestire in modo efficiente l’operatività e la quotidianità di un centro espositivo: dal trasporto e installazione delle opere fino alla facilità di percorso per il pubblico. L’idea alla base della realizzazione del Centro è quella di offrire alla città di Torino uno spazio per l’arte contemporanea di livello internazionale, che possa ricoprire un ruolo analogo a quello svolto in Germania dalle Kunsthallen, o in Francia dai Centres d’Art Contemporain, ponendosi come luogo di incontro e di confronto fra il pubblico e le nuove generazioni di artisti, critici, curatori.

la sede di guarene

Palazzo Re Rebaudengo è un’antica residenza settecentesca, tutelata dalla Sovrintendenza per i Beni Culturali e Ambientali. Nelle sue sale auliche, il 28 settembre 1997 la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha inaugurato la sua prima sede, con la mostra Cosa sono le nuvole.

Il Palazzo è stato ripensato come centro espositivo dagli architetti Corrado Levi, Alessandra Raso e Alberto Rolla sulla base di un progetto che ha rispettato l’impianto architettonico originario. Il restauro è fondato su un intenso dialogo tra passato e presente, percepibile nell’accostamento tra materiali contemporanei (cemento chiaro, alluminio, ferro zincato) e tradizionali (gli intonaci, i palchetti antichi, i soffitti affrescati). Attrezzato per le mostre e per gli eventi dell’arte contemporanea, il centro è uno spazio versatile, una sequenza di ambienti che si offrono a una pluralità di allestimenti, installazioni e proiezioni. A piano terra, un’ampia veranda – in origine il porticato della villa – mette in comunicazione le sale espositive e la terrazza affacciata sulle colline, illuminata, nelle notti estive, da una luna fissa, un grande lampada tonda che risplende a quattro metri di altezza.

Fin dalla sua apertura la sede ha ospitato mostre prodotte dalla Fondazione, performance, presentazioni di libri e di film, dibattiti, conferenze e laboratori educativi. Nel 2006 è stato ultimato l’ampliamento dell’area espositiva destinata alle mostre e alle attività del Dipartimento educativo e l’ala destinata alle residenze, che ospita da quella data i curatori stranieri.