Il Philadelphia Museum of Art e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo assegnano la Future Fields Commission in Time-Based Media a Martine Syms
Il Philadelphia Museum of Art e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo sono liete di annunciare che Martine Syms ha vinto la Future Fields Commission in Time-Based Media, un’iniziativa di collaborazione per lo sviluppo, produzione e acquisizione di un lavoro ex novo di artisti attivi nel mondo del video, del cinema e della performance. Assegnato per la seconda volta, questa iniziativa offre opportunità senza precedenti a artisti provenienti da tutto il mondo e alla ricerca di nuovi territori da esplorare nell’arte contemporanea, sostenendo l’acquisizione e la presentazione di un lavoro ex novo sia al Philadelphia Museum of Art che alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Syms (USA, nata nel 1988) è un artista di Los Angeles il cui approccio interdisciplinare spazia dal cinema alla performance, dall’installazione all’editoria. Le opere di Syms utilizzano molteplici tecnologie per esplorare le varie rappresentazioni del corpo femminile nero e svelare i modi in cui identità, storia e potere sono costruiti, eseguiti, confezionati ed infine consumati dalla nostra società. In questo momento cruciale nella carriera di Syms, la Commissione provvederà a sostenere e ampliare il suo approccio multidisciplinare verso tecniche nuove e sperimentali, in modo che possa condurre ricerche sempre più approfondite sulle rappresentazioni della donna di colore attraverso le generazioni, le geografie, i media e le tradizioni.
Syms ha proposto alla Commissione la realizzazione di un’installazione video interattiva con l’utilizzo di Intelligenza Artificiale (AI) che avrà come tema la proliferazione, la diffusione e il consumo di immagini, e di come le tecnologie odierne di fatto privino di visibilità e di rappresentanza, se non addirittura cancellino, i corpi, le voci e le narrazioni Black.
Il lavoro di Syms sarà realizzato in stretta collaborazione con Irene Calderoni, curatrice della Fondazione, e Amanda Sroka, assistente curatrice per l’arte Contemporanea del Philadelphia Museum. L’opera sarà presentata in anteprima alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino nella primavera del 2020, seguita da una presentazione al Philadelphia Museum of Art nell’autunno del 2020.
Timothy Rub, direttore del George D. Widener e amministratore delegato del Philadelphia Museum of Art, dichiara: “Martine Syms è certamente emersa come una voce potente nell’arte contemporanea, e si trova in un momento cruciale del proprio percorso. Per questo motivo crediamo sia importante offrire il nostro sostegno. Questa commissione rispecchia l’impegno sempre più ampio rispetto ai nuovi media, dando un contributo significativo alla collezione”.
Carlos Basualdo, Senior Curator del Keith L. And Katherine Sachs del Museo di Philadelphia, dichiara: “La Commissione offre al Museo e alla Fondazione uno strumento per connettersi con le realtà più vitali nell’arte oggi. Credo che Martine Syms rappresenti proprio quella volontà di addentrarsi nelle nuove tecnologie e offrirci una complessa analisi delle politiche di rappresentazione oggi più che mai al centro delle nostre lotte contemporanee”.
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dichiara: “Siamo convinti che questa artista abbia raggiunto un importante punto di svolta nel proprio lavoro e siamo ansiosi di seguire lo sviluppo del progetto mentre lei persegue questa grande opportunità. Non vediamo l’ora di condividerla con il pubblico sia in Europa che negli Stati Uniti”.
La Future Fields Commission viene concessa ogni due anni ad un artista selezionato da una rosa di nominati scelti da un gruppo formato da curatori, scrittori e critici di tutto il mondo e successivamente sottoposta all’esame dei team curatoriali del Museo di Philadelphia e della Fondazione. La selezione di Martine Syms nasce dalle proposte di un gruppo internazionale di curatori e studiosi fra cui: Victoria Brooks (curatrice per il time-based visual art presso l’EMPAC / The Curtis R. Priem Experimental Media and Performing Arts Center del Rensselaer Polytechnic Institute, e presidente del Contemporary Curatorial Workshop presso il Williams Graduate Program in the History of Art), Zasha Colah (curatrice indipendente e co-fondatrice della Clark House Initiative di Bombay), Inti Guerrero (Curatore aggiunto dell’Estrellita B. Brodsky per l’arte latino-americana alla Tate di Londra), Polly Staple (direttore della Chisenhale Gallery di Londra) e Kaelen Wilson-Goldie (scrittrice e critica con sede a Beirut).
Commentando la vittoria della Future Fields Commission, l’artista ha detto: “Sono entusiasta di aver ricevuto la Future Fields Commission e non vedo l’ora di realizzare questo progetto con il Philadelphia Museum of Art e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Mi appassiona l’idea di esplorare i modi in cui l’IA si inserisce e sfida questi confini, soprattutto in un momento in cui i limiti dell’IA stessa sono ancora lontani dall’essere definiti”.
Le due istituzioni hanno creato la Future Fields Commission in Time-Based Media nel 2016 e la sua prima destinataria è stata Rachel Rose, il cui progetto inaugurale è culminato nell’opera Wil-o-o-Wisp, attualmente in mostra al Philadelphia Museum of Art fino al 16 settembre 2018. In questa ipnotizzante videoinstallazione, il destino di una donna viene inevitabilmente sconvolto dalla cultura del sospetto e persecuzione nell’Inghilterra rurale del XVII secolo. Il 2 novembre 2018 l’opera avrà la sua anteprima europea a Torino, dove rimarrà visibile fino al 3 febbraio 2019.
Martine Syms
Martine Syms ha conseguito una laurea in belle arti al Bard College nel 2017 e precedentemente alla School of the Art Institute di Chicago nel 2007. Il suo lavoro è stato ampiamente esposto, e include mostre personali al Museum of Modern Art, New York; Camden Arts Centre, Londra; White Flag Projects, St. Louis; e l’Institute of Contemporary Art, Londra; e mostre collettive al Hammer Museum, Los Angeles; il New Museum, New York; lo Studio Museum di Harlem, New York; l’Institute of Contemporary Art, Philadelphia; e il Museum of Contemporary Art, Chicago. Syms è anche l’ex co-direttrice della Golden Age di Chicago, uno spazio progettuale incentrato sulle pubblicazioni d’Arte, nonché fondatrice della casa editrice indipendente Dominica. L’artista vive a Los Angeles ed è membro della facoltà della School of Art del California Institute of the Arts.
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