Giovedì 18 settembre 2025, dalle 18.00 alle 20.00
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16, Torino
Perché odiamo la nostra voce e siamo perturbati dal riascoltarla? Attraverso una serie di esercizi a cavallo tra voice over, doppiaggio e brainstorming, il laboratorio esplora alcune abitudini nascoste nei processi di fonazione che accomunano le diverse lingue e specie, i nostri gusti sulle voci e le implicazioni culturali che essi rivelano. Il workshop dialoga con le sculture della mostra Bird Dream Machine dell'artista Teresa Solar Abboud che a loro volta esprimono una tensione tra materia e morfologia del linguaggio.
Reasons Why I Hate My Voice nasce dalla ricerca condotta da Giulia Deval per la scrittura di PITCH, una performance lecture e un video essay dedicati al ruolo dell’intonazione vocale nelle conversazioni umane e non umane. Il progetto ha vinto la settima edizione del Premio Lydia, promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto in partnership con il PAC di Milano e curato da Claudia D’Alonzo.
Giulia Deval è una cantante, artista multimediale e PhD student in Nuovi Media presso l'Accademia Albertina di Torino. La sua ricerca esplora le politiche della voce attraverso opere sonore, progetti multimediali e partecipativi. È la vincitrice della 7a edizione del Premio Lydia promosso dalla fondazione Il Lazzaretto in partnership con PAC - Milano e curato da Claudia D'Alonzo. Negli ultimi anni, il suo lavoro ha attraversato diversi formati come performance-lectures, video essays, concerti di personaggi immaginari, installazioni audiovisive e workshop per voci e nastri magnetici presentati dentro e fuori le istituzioni in spazi come Cafe OTO (Londra), Hangar.org (Barcellona), BOZAR (Bruxelles), Jazzorca (Città del Messico), Punctum (Praga), OGR (Torino), Centro Pecci (Prato) e Lademoen Kunstnerverksteder (Trondheim) tra gli altri. Website: https://giuliadeval.com/.
La partecipazione è aperta a tuttə e gratuita. I posti sono limitati, si richiede la prenotazione al numero 011-3797631, oppure scrivendo a biglietteria@fsrr.org con oggetto “workshop”, indicando un numero di telefono di riferimento.