NFT: l’arte digitale incontra la tecnologia decentralizzata

Cosa sono i Non Fungible Tokens e quali applicazioni hanno avuto nell’arte contemporanea

3 maggio, ore 18.30, Auditorium Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Intervengono: Giulio Bozzo, Giacomo Nicolella Maschietti e Serena Tabacchi

Nell’ultimo anno il mondo dell’arte è stato in parte rivoluzionato dall’esplosione del fenomeno NFT (non-fungible tokens). Si tratta di una tecnologia basata sul sistema della blockchain Ethereum, una struttura dati dal protocollo tecnologico ben definito che consente una sorta di auto-regolazione del mercato: nell’universo della crypto art l’idea di decentralizzazione è fondamentale. La struttura tecnologica permette di comprare, vendere e scambiare i token digitali, tenendo traccia della proprietà e della provenienza degli stessi, senza la necessità di intervento di parti terze. In altre parole, il sistema degli NFT conferisce valore – economico e artistico – agli artefatti digitali, attraverso un’azione collettiva e disintermediata. Secondo questa logica, la circolazione e le condivisioni dei lavori artistici non vengono ridotte, piuttosto incentivate: ciò che la tokenizzazione rende possibile è proprio la monetizzabilità di quell’hype digitale, che aveva finora trovato espressione unicamente in like e follower. Ma quello che si basa sulla creazione dei contenuti online è veramente un modello economicamente sostenibile per lə creatorə? Come sono cambiati i rapporti tra artistə e fruitorə? In che modo si configurano le modalità di produzione e promozione di opere artistiche all’interno di un mercato digitale? Qual è il ruolo dei social media e delle community? E ancora, quali saranno i nuovi luoghi dell’arte? Che aspetto assumeranno, o hanno già iniziato ad assumere, gli spazi e le figure tradizionali del settore (musei, gallerie, curatorə, mediatorə, collezionistə)?
Se è vero che gli NFT rivoluzioneranno il mondo dell’arte e, in generale, il web, a che prezzo lo faranno? La schiera di critichə e di scettichə solleva questioni e pone resistenze: ci siamo realmente chiestə qual è l’impatto ambientale generato dall’industria crypto? È più o meno consistente di quello attribuibile all’arte tradizionale? Si può dire che la tecnologia degli NFT non risolva il problema della contraffazione, ma che lo alimenti? Se da un lato la politica di decentralizzazione appare per alcuni aspetti vincente, quali garanzie e tutele può offrire da un punto di vista fiscale e legislativo?

Proveremo a rispondere a queste domande e ad accenderne altre martedì 3 maggio alle ore 18.30 in Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in occasione di NFT: l’arte digitale incontra la tecnologia decentralizzata. L’arte digitale torna di moda con gli NFT. Cosa sono i Non Fungible Tokens e quali applicazioni hanno avuto nell’arte contemporanea, il panel pubblico con Giulio Bozzo, Giacomo Nicolella Maschietti e Serena Tabacchi.

Giulio Bozzo è laureato in Conservazione dei Beni Culturali all'Università di Genova. Durante il suo percorso di studi crea Reasoned Art con l'obiettivo di portare le nuove generazioni ad interessarsi e studiare il mondo dell'arte digitale. Nel 2019 cura "Digital Collage Art: la surrealtà tra ieri ed oggi", una mostra di arte digitale svoltasi a Palazzo Rosso (GE). Oggi Reasoned Art è la prima startup società benefit italiana che si occupa di cryptoarte, ossia arte digitale certificata e venduta tramite blockchain e NFTs. Nel 2022 Giulio Bozzo e Andrea Marec (cofounder della startup) vengono inseriti nella lista degli Under 30 di Forbes.

Giacomo Nicolella Maschietti è giornalista professionista, si occupa di arte e mercato. Collabora regolarmente con ClassCNBC, ArtsLife, MilanoFinanza, Patrimoni, Private, Gentleman. È consulente in comunicazione strategica per CINELLO, art company impegnata nell'arte digitale e nella tutela del patrimonio artistico italiano. Specialista in comunicazione digitale per la casa d'aste Wannenes. In televisione è conduttore e autore di "Top Lot, le aste in diretta", in onda ogni week end sul canale 507 di SKY Class CNBC dal 2008. Professore per il master sul mercato dell'arte dell'Istituto Marangoni di Firenze.

Serena Tabacchi è la Direttrice e Co-Fondatrice del MoCDA, Museo d'Arte Contemporanea Digitale nato a Londra nel 2019. Ha lavorato presso la TATE Modern e Britain come responsabile manager della parte commerciale a sostegno della galleria e si è occupata di arte e tecnologia supportando attivamente artisti italiani ed internazionali come curatrice sin dal 2018. Ad oggi svolge attività curatoriali e promuove l'educazione dell'arte digitale e delle nuove tecnologie in eventi pubblici e in seminari accademici (UCL, University College London, University of Greenwich, Università Cattolica, Bocconi, Università di Padova, IULM. Arte Generali e MEET Digital Cultural Centre).