Venerdì 3 maggio, ore 14.00, Istituto Steiner (succursale di Via Monginevro 291, Torino)

Presentazione del libro: La scuola ha riaperto come dopo una nevicata. Pandemia, classe e inefficienza strategica di Marzia Dalfini, Maddalena Fragnito e Sara Leghissa.

L’incontro nasce dalla collaborazione tra il dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, l’Istituto Albe Steiner, l’artista Sara Leghissa, la designer Marzia Dalfini e la ricercatrice e attivista Maddalena Fragnito. Nel 2022 l’opera di Leghissa, Fake Uniforms, che tratta il tema del post-Covid e della didattica a distanza, era stato esposto in Fondazione nell’ambito della mostra Qualcosa nell’aria. In quell’occasione era stato organizzato un workshop sugli stessi temi, condotto dall’artista all’Istituto Steiner, conclusosi con un momento di restituzione e affissione dei manifesti sia all'interno che all'esterno della Fondazione. Venerdì 3 maggio Sara Leghissa e Maddalena Fragnito torneranno negli spazi scolastici, per condividere le riflessioni contenute nel libro e riaprire il confronto con lə studenti.

L’incontro è aperto a tuttə, la prenotazione è obbligatoria all’indirizzo: dip.educativo@fsrr.org. Per informazioni: 011-3797631.

La pubblicazione.

Il progetto artistico di Sara Leghissa, La scuola ha riaperto come dopo una nevicata, nasce dentro le assemblee organizzate con la riapertura delle scuole al termine dell’emergenza Covid-19, per dare voce allə studenti che non hanno avuto spazio di parola durante il periodo pandemico. Portando avanti la sua pratica di auto-inchiesta visiva, Leghissa in complicità con la designer Marzia Dalfini e la ricercatrice e attivista Maddalena Fragnito, incontra alcunə studenti di diverse scuole, aprendo spazi di ascolto e confronto a partire da cui sono prodotti manifesti affissi in alcune città e spazi complici in giro per l’Italia. Ne nasce una pubblicazione omonima. Il testo di Maddalena Fragnito, pubblicato per NERO nel 2023, restituisce la coralità delle riflessioni emerse negli incontri, incorporando le voci e indagando il rapporto tra tecnologie e corpo, la salute psicofisica, il sistema di valutazione scolastica, le occupazioni e il ritorno a scuola dopo l’emergenza, la repressione subìta una volta uscitə di casa. In risposta all’indifferenza di un paese che vive il progressivo smantellamento della scuola pubblica e del servizio pubblico in generale, La scuola ha riaperto come dopo una nevicata rivendica il diritto di immaginare dall’interno una scuola diversa, «in un orizzonte politico, sociale ed ecologico più gioioso e combattivo della rappresentazione materiale della rovina del sistema pubblico dell’istruzione, delle estetiche e politiche da fine del mondo che si propagano in modo pervasivo ormai ovunque».