mercoledì 12 marzo 2014
ore 21.00

Ogni mese in una città diversa d’Italia
Ogni mese un nuovo appuntamento, un nuovo spazio,
nuovi incontri e nuovi dialoghi

Roberto Fassone (Savigliano,1986) si è laureato allo IUAV di Venezia e ha partecipato a residenze per artisti alla Fondazione Antonio Ratti di Como, alla Fondazione Spinola Banna per l’arte e al programma di residenza in Viafarini. Lavora da due anni allo sviluppo di sibi, un software per creare potenziali opere d’arte. Ė nella Jury Selection dei 17th Japan Media Arts Festival ed è stato recentemente selezionato per il programma di residenza de La Ene, a Buenos Aires.
La sua ricerca si concentra sulla questione dell’arte, sul gioco e sui processi che sottendono alla produzione di artefatti creativi. Tra le sue performance: passare tre mesi senza parlare male di nessuno, fare un concerto di Prince in playback, tenere una lezione sulla creatività senza mai pronunciare la R.

jamaicainroma
sibisibi

host è un progetto a cura di: di Dario Giovanni Alì, Carolina Gestri, Marina Loshchacova, Giorgio Micco, Caterina Molteni, Laura Perrone, Francesca Vason, Stefano Vittorini.
Nasce in occasione di CAMPO13, corso per curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in collaborazione con Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, che sostiene il progetto nell’ambito di RESÒ. host è un’unione tra viaggio, ricerca e incontro.

Da novembre 2013 a giugno 2014, i curatori visitano alcune città d’Italia per conoscere artisti, scenari e istituzioni, sperimentando lo stile nomade tipico del mondo dell’arte contemporanea. Esorcizzando il fantasma del lavoratore precario, privo di certezze e costretto a muoversi nell’estenuante ricerca di stabilità, i curatori analizzano criticamente la mobilità come opportunità e vincolo del processo creativo. host è uno spazio meta-domestico di sperimentazione, dove attivare dinamiche del fare, in cui creare circostanze di incontro per facilitare la nascita di nuovi progetti artistici e curatoriali. Uno spazio temporale dove soppesare le necessità di una generazione che si affaccia al sistema dell’arte con l’ambizione di riflettere in essa nuovi linguaggi.

L’appartamento
L’appartamento in cui i curatori alloggiano per la durata della permanenza in città, affittato tramite piattaforme online, si trasforma per una sera in sede espositiva, ospitando mostre lampo, performance, lecture, video screening, ecc., attività che fungono da palestra sia per i curatori sia per gli artisti. Il cambiamento continuo di sede rappresenta un vincolo ma anche uno stimolo per entrambe le figure professionali.

Gli artisti
Gli artisti vengono selezionati e contattati ogni mese, rigorosamente attraverso internet. Si comunica via web e ci si incontra in loco, in uno spazio di volta in volta diverso, che rappresenta un’incognita e una sfida per artisti e curatori. L’artista scelto rivive così l’esperienza quotidiana di chi acquista o prenota a scatola chiusa. Non ci sono preclusioni di linguaggio o di ambito disciplinare, ma si richiede che gli artisti abbiano meno di 30 anni e che siano attivi nella città in cui si organizza la mostra. Le modalità di esposizione manterranno un approccio coerente con la specificità del contesto, un ambiente domestico tutt’altro che neutro.

host si tiene in uno spazio domestico.
Scrivendo a progetto.host@gmail.com riceverete l’indirizzo dell’appartamento.

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