Domenica 24 novembre, dalle 17 alle 19
Auditorium Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Incontro a più voci per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne con Marzia Migliora (artista), Elena Pugliese (drammaturga), Francesca Comisso (storica dell’arte, curatrice a.titolo), Elena Bigotti (avvocata, Direttivo Telefono Rosa Piemonte), Anna Clorinda Ronfani (avvocata, Vicepresidente Telefono Rosa Piemonte).

Ingresso libero fino a esaurimento posti

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulla donna, istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che riconosce la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani,Telefono Rosa Piemonte di Torino presenta alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo gli esiti di un percorso avviato con a.titolo nei mesi scorsi, in cui ha scelto di affiancare l’arte e la visione di un’artista ai propri strumenti di sensibilizzazione e di formazione a una cultura improntata al contrasto alla violenza di genere.
Il risultato di questa iniziativa è Canto libero, una nuova opera di Marzia Migliora ideata e realizzata appositamente per Telefono Rosa, frutto di un processo di committenza che rispecchia la consapevolezza delle volontarie di Telefono Rosa Piemonte che la cultura è uno strumento fondamentale nella lotta alla violenza, e che l’arte può agire su molteplici livelli di riflessione e di esperienza, rispondendo in modo non banale o semplificato alla complessità di uno tra i più tragici fenomeni che affliggono la società attuale.

Destinata a una forma di ascolto individuale tramite un apparecchio telefonico da sottomarino, l’opera è costituita da una traccia sonora creata in collaborazione con la drammaturga Elena Pugliese. Nell’occasione di questo incontro per la Giornata contro la violenza sulla donna, domenica 24 novembre, Canto libero sarà trasmesso in via eccezionale in modalità ambientale presso l’Auditorium della Fondazione, in apertura degli interventi che vedranno partecipi Marzia Migliora, Elena Pugliese, le avvocate Anna Clorinda Ronfani ed Elena Bigotti del Direttivo di Telefono Rosa Piemonte e la curatrice del progetto Francesca Comisso, del collettivo a.titolo.

L’opera Canto libero sarà inoltre esposta dal 21 novembre al 8 dicembre alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e fruibile gratuitamente dal pubblico nella forma installativa con cui è stata presentata in anteprima in occasione di Artissima, su invito di Ilaria Bonacossa, nella mostra Artissima Telephone curata da Vittoria Martini alle OGR - Officine Grandi Riparazioni.

È dunque iniziato negli spazi dell’arte contemporanea, cui si aggiunge il Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia nell’ambito di Helicotrema – Festival Audio Registrato, un itinerario in fieri di Canto libero con il quale si intende raggiungere contesti diversi, dall’università alle scuole, ai luoghi di lavoro, per moltiplicare le occasioni di fruizione del potenziale generativo di esperienze, di riflessioni e di consapevolezza di un’opera che invita all’ascolto.

L’OPERA
Con il progetto sonoro Canto libero, Marzia Migliora fa inabissare il pubblico nella profondità dell’ambiente sottomarino, dove il suono si propaga per impulsi come nella comunicazione telefonica. Realizzata in collaborazione con la drammaturga Elena Pugliese, l’opera ha preso forma grazie a uno scambio con le volontarie e le operatrici del centro anti violenza torinese di via Assietta, che ha comportato un intenso lavoro sul valore e il peso della parola detta, sulla voce e la sua capacità di dare corpo all’unicità di ogni persona. Come suggerisce la filosofa Adriana Cavarero, la voce è indice di una singolarità legata al corpo, non nel suo aspetto esteriore, visibile, ma nella sua interiorità, alla gola e alla bocca, da cui l’emissione sonora scaturisce per raggiungere l’orecchio altrui. La voce è quindi l’espressione di un sé vitale che si pone “in relazione”. È su questa traccia che Canto libero chiama in causa chi ascolta, mettendolo letteralmente in gioco. Nel ritmo del dialogo, Canto libero intreccia le complesse e cupe vocalizzazioni dei cetacei alle voci delle operatrici al lavoro registrate presso Telefono Rosa Piemonte, riconoscendo ai loro atti di ascolto un forte valore civile e politico, che l’opera proietta a sua volta nell’esperienza di ascolto del pubblico.

Progetto realizzato con il contributo di Collezione La Gaia e Telefono Rosa Piemonte Torino.
A cura di Francesca Comisso per a.titolo
Si ringraziano per la preziosa collaborazione e la disponibilità le operatrici volontarie di Telefono Rosa Piemonte Chiara, Damaris, Ghislena e Miriam. Un ringraziamento speciale per la collaborazione e la generosa ospitalità a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, con le curatrici Giorgina Bertolino e Irene Calderoni e tutto lo staff della Fondazione. Siamo molto grate per l’attenzione, la professionalità e la generosità del loro contributo a questo progetto a Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima e a Eva Brioschi, curatrice alla Collezione La Gaia di Busca. Un particolare grazie al fonico Nicolò Bosio, al tecnico Massimo Francalanci, a Emanuele Prochietto di Electronic Engineering, a Nicola Ferrero, Marco De Luca, Alessandro Sciaraffa, Riccardo Angius, a Omproject di Borgaro Torinese, in particolare Maurizio Montesion e Gennaro Salvati, e alla Galleria Lia Rumma con Gabriele Ciaccio, di Ciaccio Broker, che sostiene la copertura assicurativa per il primo anno di circuitazione dell’opera.