Bekhbaatar Enkhtur. Hearsay
Inaugurazione: 31 ottobre, h 18
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta Hearsay, mostra personale di Bekhbaatar Enkhtur, artista vincitore del Premio illy Present Future 2023, iniziativa promossa da illycaffè e Artissima. La mostra raccoglie una serie di nuove opere dedicate a simboli comuni della superstizione e della fortuna, come la stella cadente e la sua scia. Hearsay intreccia le nozioni di fede e fallibilità come due metà di un tutto, esplorando i modi in cui gli esseri umani cercano di comprendere il mondo che li circonda, attraverso credenze e mitologie, la logica e il pensiero razionale.
La scultura di un gufo in cera d’api dialoga con dozzine di stelle cadenti in metallo e alcuni piccoli petardi sonori pronti a esplodere. Il gufo è simbolo di saperi misteriosi e notturni, fonte di presagi, mentre le stelle sono l’esempio paradigmatico di come gli esseri umani costruiscono significati: vedendo forme nelle loro costellazioni, il futuro nei loro allineamenti o la possibilità di esprimere un desiderio nella loro caduta. Attraverso il racconto dell’artista, queste metafore visive si uniscono a quelle linguistiche e materiali per tracciare un parallelo tra espressioni come “raggiungere le stelle”, “una stella nascente” o “scritto nelle stelle” e formulazioni chimiche come polvere da sparo, esplosivi e supernove.
Hearsay riflette sulla razionalità e sull’assurdità di trovare un senso nei simboli, riconoscendo l’inadeguatezza stessa del linguaggio nel comunicare il mondo che ci circonda. Per Bekhbaatar Enkhtur, forma, materiale e significato non sono altro che diversi segni di espressione per ciò che, in definitiva, è inesprimibile.
BEKHBAATAR ENKHTUR (nato nel 1994, Ulaanbaatar, Mongolia) ha studiato scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Tra le mostre personali recenti si annoverano Flux, Galeria Pedro Cera, Lisbona (2024); Imagining for Real, Matèria, Roma (2023); Oasis, Ramdom in collaborazione con Fondazione Elpis, KORA – Contemporary Arts Center, Castrignano De’ Greci (2022); Cambio della guardia, Localedue, Bologna (2021); e Zuult, Una boccata d’arte, Borgo Valbelluna (2020). Tra le mostre collettive recenti si segnalano La sostanza agitata, Palazzo Collicola, Spoleto (2023); Anthropocene, Artbat Festival, Almaty, KZ (2023); Chì ghe pù Nissun!, Ramdom in collaborazione con Fondazione Elpis, Milano (2023); Il rituale del serpente, Animali, simboli e trasformazioni, Ex Convento di San Francesco (2021); e Un anno lungo un giorno, Centro Pecci, Prato (2019). Ha partecipato a residenze artistiche come KORA – Contemporary Arts Center, Castrignano De’ Greci, Lecce; MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; Manifattura Tabacchi, Firenze; Fondazione Lanfranco Baldi, Pelago; e Dolomiti Contemporanee, Borca di Cadore. Bekhbaatar Enkhtur è uno degli artisti finalisti per il Future Generation Art Prize 2024.
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