Venerdì 26 maggio, 2023

18 - 20

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Via Modane, 16, Torino

 

Presentazione di:

Porpora - Lina Pallotta

I live in constant fear of the Western descent into     . But I digress. The club is bumping, the alcohol is flowing, everybody looks good. There is much pain in the world but not in this room. - Young Curators Residency Programme 2023

 

Venerdì 26 maggio la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo organizza una serata di discussioni, confronti e comunità per celebrare l’uscita di due pubblicazioni. A partire dalle 18, la fotografa Lina Pallotta discuterà con il curatore Michele Bertolino l’uscita della sua prima monografia, Porpora, che raccoglie il ritratto in-finito della sua amica e compagna Porpora Marcasciano, figura chiave del movimento trans italiano. Dopo un aperitivo condiviso, lo scrittore e ricercatore Vincenzo Estremo racconterà di insurrezioni e rivolte in Italia, sottolineando come la poesia sia sempre più rilevante nell’arena politica, a partire dalla pubblicazione Io vivo timorata, per l’occidente in caduta libera verso il         . Divago tuttavia perché nelle vene pompa la musica, l’alcol scorre e voi, voi siete tutte tanto belle. Il mondo sarà pure in malora ma qui noi stiam bene., curato da Katherine Jemima Hamilton, Christy Eóin O’Berine and Ariane Sutthavong (curatorə del YCRP ‘23). L’artista e autore Andrea Lo Giudice leggerà un testo poetico a partire dal suo contributo alla pubblicazione e offrirà gratuitamente allə partecipanti la realizzazione di tatuaggi ispirati ai temi del libro - un’occasione per ciascunə di iscrivere sulla propria pelle alcune riflessioni poetiche.

Libri:

Porpora è la prima monografia della fotografa Lina Pallotta (1955, San Salvatore Telesino, vive e lavora a Roma). A partire dal 1990, Pallotta fotografa Porpora Marcasciano, figura chiave del movimento queer e trans italiano, con cui a partire dal 1977 ha intrecciato un’amicizia duratura e intima. Pallotta compone un ritratto esteso, dilatato nel tempo, infinito che raccoglie l’esperienza di vita di Marcasciano, osservata con uno sguardo vicino e affettivo e un’attenzione immediata.

La pubblicazione raccoglie una selezione di circa ottanta foto: un flusso fotografico che si restringe nell’intimità del privato, attraversa feste, eventi politici, collettività e si espande su paesaggi familiari con l’intento di accennare a una storia collettiva. Il libro include i saggi di Porpora Marcasciano, Kae Tempest, Raffaella Perna, e Allen Frame. La sezione finale, Archivi, include oltre centocinquanta documenti donati dagli archivi di alcune tra le associazioni TLGBQI+ italiane. I documenti, selezionati grazie al confronto con archivistə, storicə e espertə raccolgono alcuni approfondimenti tramite cui ricostruire i movimenti politici e le lotte attraversate da Marcasciano. Presentati secondo una cronologia sghemba, i documenti vogliono offrire punti di accesso a una storia collettiva.

Il progetto è sostenuto dall’Italian Council (2021), Direzione Generale Creatività Contemporanea, Ministero della Cultura.

 

Io vivo timorata, per l’occidente in caduta libera verso il         . Divago tuttavia perché nelle vene pompa la musica, l’alcol scorre e voi, voi siete tutte tanto belle. Il mondo sarà pure in malora ma qui noi stiam bene./I live in constant fear of the Western descent into        . But I digress. The club is bumping, the alcohol is flowing, everybody looks good. There is much pain in the world but not in this room. è la pubblicazione conclusiva dell’ultima edizione del Young Curators Residency Programma, curata da Katherine Jemima Hamilton, Christy Eóin O’Beirne e Ariane Sutthavong. Pubblicata da AXIS AXIS (Nationhood) e disegnata da Federico Antonini, il libro raccoglie nuovi contributi di sei artistə italianə, in cui il linguaggio poetico è inteso come ‘eccesso’ liberatorio.

Il volume raccoglie poesie, saggi e altri interventi visivi e testuali di Riccardo Benassi, Sandra Cane, Ilenia Caleo, Giulia Crispiani, Andrea Lo Giudice e Flavia Tritto, e un’intervista con Franco “Bifo” Berardi, tramite cui il linguaggio poetico è letto come strategia con cui resistere all’appropriazione egemonica. Le strutture del capitalismo hanno ridotto il linguaggio a uno scambio di informazioni, svuotandolo del suo potenziale affettivo e politico. I contributi della pubblicazione, al contrario, interpretano il linguaggio e la politica al di là del mero scambio di informazioni, ma come terreno in cui la nostra immaginazione sociale e politica è rinvigorita.

Artistə

L’archivio di screenshot di Daily Desiderio di Riccardo Benassi espande l’idea dell’ ‘evento’ come incursione e connessione.

Sandra Cane incarna l'agonia della separazione che attraversa il citoplasma, i continenti e misura "la distanza tra di noi".

Ilenia Caleo scrive del corpo attraverso la convergenza delle soggettività, confondendo un punto di vista con un altro; quello di unə sconosciutə o di un amante per il proprio.

Il linguaggio indefinibile di Giulia Crispiani crea un luogo di intimità per amanti sconosciutə l’unə all’altrə, certə in un momento e distanti il successivo.

Andrea Lo Giudice si appropria di testi trovati, sradicando frasi dalla loro austera metrica originale, plasmandole in ritmi irregolari e sincopati troppo erratici per essere compresi dalla logica capitalista.

Nei suoi poemi, Flavia Tritto interrompe le narrazioni dominanti della storia attraverso disintegrazione, eccesso ed effimerità, superando la materialità e cambiando stato come una narratrice sfuggente.

Infine, un'intervista con Franco "Bifo" Berardi copre numerosi decenni di sua riflessione sull'esaurimento, il desiderio, la desertificazione e l'erotismo.