Rompere gli stigmi
1 aprile 2022, h 17:00
All’interno della mostra C’è qualcosa nell’aria
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane 16, Torino

Iman Ariman Scriba
intervistata dallə studentə della III M Linguistico del Liceo Gioberti di Torino e della V del Liceo Newton di Chivasso

Moderato da Michele Bertolino

Razzismo, omolesbobitransfobia, misoginia, abilismo, discriminazioni legate all’orientamento religioso o all’aspetto fisico compromettono il benessere mentale in quanto fattori traumatici e destabilizzanti. Le diseguaglianze economiche, che possono concorrere all’insorgenza di disturbi, complicano l’accesso alle cure e ai servizi di supporto. Conoscere e comprendere questi meccanismi può aiutare a sviluppare strategie e posture che rompano lo stigma che circonda le malattie mentali e costruiscano un nuovo lessico collettivo. Infatti, una riflessione sul linguaggio e sulle parole impiegate nella descrizione e nel trattamento dei problemi di salute mentale, risulta urgente come cassetta degli attrezzi personale.

Durante l’intervista, condotta da due classi di scuole superiori, Iman Ariman Scriba affronterà questi temi a partire dalle suggestioni e questioni sollevate dallə studentə.

Ariman Scriba è una ragazza milanese di origini marocchine, impegnata politicamente fin dall’età di 14 anni con associazioni come “Libera, nomi e numeri contro le mafie” e “La freccia”. Da 2 anni, in seguito alla perdita di suo fratello Ilyas per suicidio, sui social e non (incontri con le scuole, festival, presentazioni di libri) svolge l’attività di mental health advocate, sfruttando le conoscenze apprese autonomamente e grazie al suo percorso di studi (Chimica e Tecnologie Farmaceutiche), con l’obiettivo di rompere lo stigma che circonda i disturbi mentali, focalizzandosi maggiormente su quelli che sono i fattori ambientali che gravano sulla nostra salute mentale.