La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il 27 giugno, alle 18.30, presenta "POST, l'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità sociale" di Francesco Bonami.
Insieme all'autore Luca Beatrice, critico d'arte e curatore.
Ingresso libero. Si consiglia la prenotazione: rsvp@test.fsrr.org, +39 011 3797602
L’arte non è più un linguaggio per pochi. È diventata uno sfondo per la nostra immagine sociale e per questo può farci capire come sta cambiando il nostro mondo.
Da misteriosa sconosciuta da scrutare, scoprire e svelare, l’opera d’arte è diventata uno sfondo, un panorama, un accessorio alla nostra esperienza. Se in passato potevamo pensare di condividere l’esperienza dell’artista con la nostra esperienza di spettatore, oggi
i protagonisti assoluti siamo noi. L’arte è ormai un punto di riferimento come altri. È diventata una qualunque tra le tantissime prove schiaccianti della realtà che utilizziamo per dimostrare che esistiamo, che ci muoviamo, che viaggiamo.
Così molte opere d’arte contemporanea rimangono lì a guardare le nostre spalle, accettano di farsi usare e abusare. Si tratta di opere in cui l’arte ha deciso di rinunciare alla sua sacralità e alla sua aura per trasformarsi in gioco, illusione ottica, trucco.
Oggi il museo è diventato una zona franca dove ogni cosa è permessa, dove tutto cambia la propria funzione.
Cosa racconta questa rivoluzione della nostra società? Il mondo in cui viviamo sta cambiando. Le sue regole, i suoi codici, la nostra postura non saranno più gli stessi.
E poiché l’opera di ogni artista è uno specchio dei mutamenti profondi che riguardano la vita di tutti i giorni, Francesco Bonami compie un viaggio attraverso l’arte che diventa sempre più autonoma dall’opera e si trasforma nello sfondo della nostra
esistenza nella società.
L’AUTORE Francesco Bonami è un critico e curatore di fama internazionale. Tra i suoi libri: Lo potevo fare anch’io. Perché l’arte contemporanea è davvero arte (2007), Dopotutto non è brutto
(2010), Si crede Picasso (2010),Maurizio Cattelan. Autobiografia non autorizzata (2011) e L’arte nel cesso (2017).