La mostra monografica dell’artista Californiano Doug Aitken, New Ocean, è stata concepita per lo spazio della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo della quale viene trasformata radicalmente la struttura creando un percorso completamente nuovo. Il visitatore si trova immerso in un viaggio al limite tra la realtà e l’immaginazione, tra universi acquatici e peregrinazioni suburbane di individui soli in paesaggi deserti, migrando attraverso una serie complessa di video installazioni.
Negli ultimi anni, Doug Aitken è emerso come uno degli innovatori della tecnica video e della video installazione. Aitken ha ricevuto il Premio Internazionale alla 48° Biennale di Venezia per la video installazione Electric Earth (1999), prodotto dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che traccia, tra sogno e realtà, il viaggio notturno di un giovane, attraverso i suoni meccanici delle strade deserte di una metropoli notturna.
New Ocean (2001), filmato in Argentina e al Circolo Polare Artico, ricrea la topologia di un mondo in perpetua trasformazione.
Nella stanza circolare sono installate nove proiezioni, una delle quali retro-illumina uno schermo sospeso sopra lo spettatore, che riempiono completamente lo spazio con immagini d’acqua.
La stanza è il trionfo dell’immersione, lo spettatore si trasforma nell’uomo della caverna ghiacciata, fondendo gli aspetti umani a quelli acquatici. Il ghiaccio scorre nell’oceano e le montagne bianche inaspettatamente si trasformano nell’azzurro dell’oceano artico. Lo spettatore viene trascinato dal ritmo dei suoni ambientali, il rumore dell’acqua viene interrotto dai suoni duri della musica elettronica; vi è l’impressione di essere in un sogno e di annegare nel mondo della tecnologia moderna.
Inoltre l’artista presenta alla Fondazione un lavoro del 2002,Interiors, in cui una serie di narrative cinematografiche, apparentemente indipendenti, vengono a fondersi attraverso la trasparenza dell’immagine, dei colori e dei suoni.
Doug Aitken è nato nel 1968 a Ridondo Beach, California.
Ha studiato all’Art Center College of Design. Il suo lavoro è stato incluso nelle Biennali del Whitney 1997 e 2000, alla Biennale di Venezia 1999 e alla Biennale di Sydney del 2000. I suoi video sono stati esposti alla Kunsthaus Bregenz, Austria (2002); Fabric Worshop, Philadelphia (2002); al Tokyo Opera Gallery (2002); Magasin, Grenoble (2002); alla Serpentine Gallery, Londra; al Dallas Museum of Art (1999); Victoria Mirò Gallery, Londra (1999); 303 Gallery, New York (1999, 1998, 1997 e 1994); Taka Ishii Gallery, Tokyo (1998, 1996).