A cura di Flaminio Gualdoni
Nato a Torino nel 1963 e morto prematuramente a Collegno nel 1990, Bruno Zanichelli è stato, nel corso degli anni Ottanta, una delle figure di maggior spicco della pratica artistica consistente nell’azzerare, all’apparenza, ogni differenza tra elementi culturali “alti” (la tradizione pittorica dell’avanguardia in primo luogo) e “bassi”, dal fumetto all’illustrazione alla pubblicità.
Questa mostra retrospettiva comprende circa ottanta dipinti e opere su carta che documentano tutto il percorso di lavoro dell'artista. Motivo di particolare interesse riveste, in catalogo, la pubblicazione degli scritti finora inediti di Zanichelli, appunti fitti e riflessioni affidati a taccuini e fogli sparsi, vero e proprio documento di un clima e di un'attitudine culturale che prelude, tra l'altro, all'affermarsi della scrittura aspra e veloce della nuova generazione letteraria.
"Conscio, o comunque sospettoso del fatto di non avere sessant'anni di carriera innanzi dovuto al castigo del mio male, decido di comprimere questi anni ipotetici di lavoro nel minor tempo a disposizione, di cui comunque non consola la quantità. Opero così un'accelerazione tecnica, stilistica, mentale e produttiva che dovrebbe consentirmi una proiezione ad inerzia verso quel tempo che forse non potrò avere. È così che, a ventisei anni, lavorando da tre, ho ottenuto con questo impegno molto di più di quanto ne avrei ottenuto senza la mia nefasta peculiarità. In quest'arco di tempo sono invecchiato molto; ho modificato il mio lavoro e mi sono affaticato parecchio". (Bruno Zanichelli)