In occasione dei suoi trent’anni di attività, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, oltre alla mostra News from the near future (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Museo Nazionale dell’Automobile, dal 28 ottobre all’8 marzo), rinnova la propria vocazione alla collaborazione con le istituzioni culturali di Torino, attraverso una selezione di opere della sua Collezione ospitate in alcuni tra i più prestigiosi musei e teatri della città.
In concomitanza con l’inizio della Torino Art Week, opere della Collezione Sandretto Re Rebaudengo abiteranno istituzioni culturali torinesi, instaurando dialoghi inediti tra linguaggi, epoche e narrazioni.
Le opere saranno esposte al Museo Nazionale del Cinema, al Museo Egizio, al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, al Teatro Regio Torino e al Museo Schneiberg.
Artiste e artisti:
- Amar Kanwar e Puck Verkade al Museo Nazionale del Cinema (29 ottobre – 10 novembre 2025)
Nella Videoroom viene proiettata l'opera video To Remember (2003), parte della trilogia che comprende A Season Outside (1997) e A Night of Prophecy (2002), che indaga le fratture storiche e sociali tra India e Pakistan, intrecciando poesia, politica e memoria. Nella saletta VR1 viene proposta Plague (2019) di Puck Verkade, installazione video che esplora la “solastalgia”, il dolore causato da forti cambiamenti ambientali, in un racconto surreale narrato da una mosca che riflette sull’autodistruzione umana.
- Wael Shawky al Museo Egizio (dal 31 ottobre al 2 novembre) con Cabaret Crusades: The Horror Show Files (2010), primo capitolo della trilogia che ripercorre le Crociate da una prospettiva araba, mettendo in scena la storia attraverso marionette e burattini in ceramica.
- Paulo Nazareth al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano (28 ottobre - 2 novembre) con Banderas Rotas (2014), installazione video che documenta un viaggio di nove mesi attraverso le Americhe, riflettendo su confini, potere e identità.
- Susan Philipsz al Teatro Regio Torino (27 ottobre – 2 novembre) con There is nothing left here (2006), installazione sonora in cui la voce a cappella dell’artista scozzese trasforma lo spazio in una scultura emotiva, amplificando la risonanza tra suono, architettura e memoria.
- Paul Noble al Museo Schneiberg (dal 29 ottobre) con l’arazzo Villa Joe (2008), parte del progetto utopico Nobson Newtown, una città immaginaria costruita come labirinto simbolico e linguistico.