Educazione

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LET’S TALK. PERCORSI DI VISITA IN MOSTRA

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LET’S TALK. PERCORSI DI VISITA IN MOSTRA

LET’S TALK E LET’S TALK GUEST

Le mediatrici culturali dell’arte della Fondazione propongono una serie di appuntamenti pensati per piccoli gruppi di visitatorə, in cui è possibile visitare insieme le mostre in corso e approfondire i temi delle opere e la ricerca dellə artistə, condividendo un’esperienza caratterizzata dal consueto approccio della mediazione culturale dell’arte.  

Per circa un’ora e mezza lə partecipanti possono abitare in modo informale lo spazio espositivo, partecipando a un’esperienza orientata al dialogo e allo scambio di pensieri, punti di vista e opinioni.  

Con la modalità dei Let’s Talk Guest invitiamo ospiti espertə ad approfondire un tema proposto nelle opere in mostra. Si attraversa lo spazio espositivo insieme a una mediatrice culturale e poi ci si ferma ad ascoltare l’espertə, sollecitando il dialogo e valorizzando il confronto tra lə partecipanti.

I prossimi Let’s Talk sono ideati e condotti dalle mediatrici culturali dell’arte, in occasione delle mostre personali Je Vous Aime di Diana Anselmo, Fly on the Wall di Danielle McKinney, Isthmus di Mohammed Sami e What the Owl Knows di The Otolith Group.

La partecipazione è aperta a tuttə e gratuita con il biglietto di ingresso della mostra. Si consiglia la prenotazione al numero 011-3797631, oppure scrivendo a: biglietteria@fsrr.org con oggetto “Let’s Talk”, indicando un numero di telefono di riferimento.   

PROSSIMO APPUNTAMENTO
domenica 14 aprile 2024 | Let’s Talk. Percorso di visita a partire dalla mostra Ri-Connessioni (28 marzo – 14 aprile)
https://fsrr.org/ri-connessioni-28-marzo-14-aprile-2024-bookshop/
CALENDARIO COMPLETO
sabato 27 aprile 2024
domenica 12 maggio 2024
sabato 01 giugno 2024
domenica 30 giugno 2024
sabato 20 luglio 2024 

Tutti gli incontri iniziano alle ore 16.00.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Via Modane 16, Torino. 

Clicca qui per scoprire alcune domande con cui dialogare con le opere d’arte

Insegnanti

LET’S READ. PERCORSI DI LETTURA IN MOSTRA

Insegnanti

LET’S READ. PERCORSI DI LETTURA IN MOSTRA

LET’S READ GUEST
CON GABRIELLA DAL LAGO

Un ciclo di incontri per gruppi di lettura: la mostra e i suoi contenuti costituiscono una fonte d’ispirazione, indirizzando la scelta dei libri su cui confrontarsi insieme. Un’occasione per condividere pensieri, riflessioni ed emozioni, secondo l’approccio discorsivo della mediazione culturale dellarte. Leggere non è un atto solitario. O almeno, non solo: perché un libro si può leggere insieme, si può parlarne ad alta voce, si può dissezionare e osservare da tanti punti di vista diversi. E se il museo d’arte contemporanea è il museo dell’alta voce, allora è in questo spazio che può trovare posto un’assemblea di corpi e voci che discutono, si confrontano, si interrogano su un testo. 

Non è necessario avere letto i testi in precedenza: durante gli incontri, i testi verranno raccontati, osservati, letti attraverso degli esercizi individuali e collettivi, messi in relazione con le opere presenti in sala. Nel corso di due ore parleremo, ascolteremo, leggeremo insieme e da solə, scriveremo, disegneremo. 

L’attività è aperta a tuttə, la partecipazione non è vincolata ad entrambi gli appuntamenti. La prenotazione è obbligatoria inviando una mail a biglietteria@fsrr.org con oggetto “Let’s Read” e indicando un numero di telefono di riferimento.  

Gabriella Dal Lago vive a Torino e lavora con i libri, l’arte contemporanea, la comunicazione. Nel 2022 ha pubblicato con 66thand2nd il suo primo romanzo, Uto e Gesso. A giugno è uscito il suo secondo romanzo, Estate caldissima, sempre per 66thand2nd. 

 

INCONTRI CONCLUSI

Cartografie del silenzio. Poesie scelte 1951-1995 di Adrienne Rich, Crocetti Editore 2020 e Lo splendore casuale delle meduse della scrittrice e designer tedesca Judith Schalansky, nottetempo 2013 in occasione della mostra collettiva The Butterfly Affect a cura di Irene Calderoni e Bernardo Follini (11 maggio – 18 ottobre 2023, Let’s Read Guest: Gabriella Dal Lago).

Lapvona della scrittrice americana Ottessa Moshfegh traduzione di Silvia Rota Sperti, Feltrinelli 2023 e Un mondo a portata di mano della scrittrice francese Maylis de Kerangal, traduzione di Maria Baiocchi, Feltrinelli nell’ambito della mostra Antipoem di Ambera Wellmann (4 aprile – 15 ottobre 2023, Let’s Read Guest: Gabriella Dal Lago).

Anima dello scrittore libanese Wajdi Mouawad del 2012 proposto nell’ambito di Backwards Ahead e della videoinstallazione Air Pressure (A diary of the sky) prodotta dall’artista Lawrence Abu Hamdan (3 novembre 2022 – 16 aprile 2023).

Scritto sul corpo della scrittrice britannica Jeanette Winterson del 1992 proposto nell’ambito della mostra collettiva Stretching The Body (5 novembre – 27 febbraio 2022).

Ragazza, donna, altro della scrittrice afrodiscendente Bernardine Evaristo, libro vincitore del Booker Prize 2019 proposto nell’ambito della mostra Safe House (5 novembre – 27 febbraio 2022).

Macchine come me dello scrittore britannico Ian Mc Ewan, del 2019, nell’ambito della mostra Neural Swamp di Martine Syms (5 novembre – 27 marzo 2022).

Let’s Read è un progetto per la prima volta ideato dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo con le Biblioteche civiche torinesi, da anni impegnate nella promozione e diffusione dei gruppi di lettura, contribuendo al principio di cittadinanza culturale e di partecipazione attiva alla vita pubblica della città. I primo ciclo di Let’s Read, composto da cinque incontri è stato realizzato nell’ambito di VERSO#2, programma espositivo ed educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, progettato e prodotto con l’Assessorato alle Politiche Giovanili della Regione Piemonte, nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche giovanili.

 

 

Pubblico Adulto

LA MEDIAZIONE CULTURALE D’ARTE

Pubblico Adulto

LA MEDIAZIONE CULTURALE D’ARTE

La mediazione culturale d’arte è la forma scelta dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per istituire in mostra, quotidianamente, una relazione attiva con i pubblici degli adulti. Introdotta nel 2002, realizza una delle missioni principali della Fondazione, quella cioè di avvicinare il pubblico all’arte contemporanea, attraverso una modalità personale e discorsiva.

Il ruolo del mediatore culturale è quello di instaurare e facilitare il contatto diretto tra il visitatore, l’opera, la ricerca dell’artista e la mostra, fornendo informazioni, sollecitando il dialogo e valorizzando le interpretazioni individuali. La mediazione trasforma lo spazio espositivo in un luogo della conoscenza, del confronto e dell’esperienza secondo un approccio di Lifelong Learning, ovvero di apprendimento continuo, lungo tutto l’arco della vita.

Il servizio di mediazione culturale in Fondazione è continuo, disponibile in italiano e inglese. Il visitatore ne può usufruire in qualsiasi momento, lungo tutto l’orario di apertura. È gratuito e non necessita di prenotazione. Il servizio è svolto da uno staff di mediatori provenienti da lauree in discipline artistiche e umanistiche, che partecipano a una formazione continua ideata e realizzata dalla Fondazione con lezioni e laboratori.

Per informazioni 0113797631, biglietteria@fsrr.org.

Clicca qui per scoprire alcune delle nostre domandeLet’s Talk. Domande per dialogare con l’arte 

Insegnanti

Art-Kit: 10 domande per dialogare con l’arte contemporanea

Insegnanti

Art-Kit: 10 domande per dialogare con l’arte contemporanea

Pubblico Adulto

LET’S LAB. LABORATORI PER ADULTƏ

Pubblico Adulto

LET’S LAB. LABORATORI PER ADULTƏ

LET’S LAB: VISUAL PERSUASION
Laboratorio per giovani e adul
Giovedì 29 febbraio 2024, dalle 20.30 alle 22.00 

In studio, tutte le mie immagini sono disposte su un moodboard molto grande, immagini ritagliate o disegnate, e io medito su di esse. Le immagini sono schizzi visivi e anche se mi considero una pittrice, il mio mezzo espressivo è in realtà una forma di collage. (Paulina Olowska, 2021)

Paulina Olowska (Gdansk, 1976), da sempre interessata ai linguaggi della pubblicità, della grafica e della moda, adotta il concetto di persuasione come principio artistico e curatoriale per la mostra Visual Persuasion, il cui titolo è ispirato all’omonima pubblicazione del 1961 del pubblicitario Stephen Becker, uno studio relativo al potere delle tecniche di comunicazione visiva. Visual Persuasion si configura come uno spazio polifonico e immersivo, concepito dall’artista per esplorare dinamiche del desiderio e dell’erotismo, ridefinite da una prospettiva femminile. 

Il Let’s Lab del 29 febbraio, progettato e condotto dalle mediatrici culturali dell’arte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, sarà l’occasione per scoprire, approfondire e mettere in gioco i temi della mostra attraverso la produzione di una fanzine: uno strumento di comunicazione autoprodotto, guidato dalle pratiche del DIY (Do It Yourself), del collage e della libera associazione e riconfigurazione di immagini e parole. 

L’attività è dedicata a giovani e adultə e a tuttə coloro che desiderano trascorrere una serata al museo svolgendo un’attività di gruppo basata sulla relazione diretta, personale e creativa con le opere esposte. 

La partecipazione è gratuita. I posti sono limitati e si richiede la prenotazione. Per informazioni e iscrizioni: 0113797631, biglietteria@fsrr.org.

 

LET’S LAB | LABORATORI PER GIOVANI E ADULTƏ

I laboratori per i pubblici adulti sono stati introdotti in Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nel 2010, a partire da una sperimentazione avviata nel 2009. Sono strettamente legati alla metodologia e alla pratica della mediazione culturale dell’arte, il servizio gratuito e permanente offerto allə visitatorə nelle sale espositive. La finalità è quella di offrire allə partecipantə un’esperienza conoscitiva e creativa, esaudendo le attese rilevate nellə visitatorə della Fondazione attraverso il questionario e l’osservazione qualitativa: acquisire nuove conoscenze e fare un’esperienza attiva all’interno del museo. Dedicati a giovani e adultə , si svolgono il giovedì nel corso dell’apertura serale del museo e sono ambientati direttamente in mostra, così da consentire anche allə normali visitatorə non iscrittə ai laboratori di entrare in contatto con un uso dello spazio museale orientato da un approccio dinamico e informale.

I laboratori sono concepiti come attività di gruppo, momenti di apprendimento, esperienza e socialità basati sulla relazione diretta, personale e creativa con le opere esposte. Propongono un itinerario fisico e concettuale all’interno della mostra, alternano l’esperienza nello spazio espositivo con la rielaborazione nell’aula didattica, invitano lə partecipantə all’azione individuale, alla produzione di elaborati per piccoli gruppi, al confronto collettivo. Non richiedono competenze tecniche specifiche e non sono basati sull’insegnamento di tecniche artistiche bensì guidati dal principio dell’opera e della mostra intesi quali fonti di ispirazione, occasione di analisi, interpretazione, narrazione, confronto e sintesi. Tutte le attività sono a cura dellə mediatricə culturali dell’arte, alcune ideate e condotte insieme ad artistə o espertə esternə per approfondire le tematiche trattate nelle mostre attraverso un approccio interdisciplinare.

Clicca qui per visitare la pagina Facebook dedicata alle nostre attività:
“Laboratori per adulti alla Sandretto”

Oppure qui per sfogliare la galleria di documentazione video del Dipartimento Educativo:
vimeo.com/fsrr

Accessibilità

ANDANTE | DIALOGHI CORPOREI TRA DANZA E ARTE VISIVA – archivio

Accessibilità

ANDANTE | DIALOGHI CORPOREI TRA DANZA E ARTE VISIVA – archivio

14 febbraio 2024
Dalle ore 10:00 alle 12:00

Il laboratorio Andante – Dialoghi corporei tra danza e arte visiva, nato e cresciuto nell’ambito del progetto Dance4Ageing, promosso dall’Associazione Filieradarte e condotto da Francesca Cola, propone un incontro negli spazi della mostra Visual Persuasion di Paulina Olowska, per celebrare il tema del desiderio e dell’estasi attraverso il movimento.
Per l’occasione, partendo dall’opera di Gian Lorenzo Bernini Estasi di santa Teresa d’Avila, filo conduttore dell’intero percorso, la pratica si estenderà in un dialogo con la mostra, che esplora le dinamiche del desiderio e dell’erotismo ridefinite da una prospettiva femminile.

L’esperienza è accessibile e aperta a tuttə, in un’età compresa tra i 10 e i 99 anni, si consigliano abiti comodi e adatti al movimento.

Dialoghi e pratiche corporee a cura di Francesca Cola, autrice, coreografa e danzatrice.
Pratica di filosofia a cura di Gaia Giovine Proietti – Insieme di Pratiche Filosoficamente Autonome.

———————-
Francesca Cola è danzatrice, autrice, pedagoga e danza movimento terapeuta. Integra la danza contemporanea con
alcuni aspetti di danza movimento terapia® e anatomia esperienziale. La sua ricerca verte sull’unità tra mente e corpo nella persona e il potenziamento delle risorse individuali, anche nell’ambito delle disabilità cognitive. Collabora con Lavanderia a Vapore, Hangar Piemonte, l’Hub di Innovazione sociale Nòva e con Fondazione Paideia.

 

Pubblico Adulto

IT’S MY PLEASURE | laboratorio teorico-pratico

Pubblico Adulto

IT’S MY PLEASURE | laboratorio teorico-pratico

11 novembre orario 16-19 
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO

it’s my pleasure è un progetto multidimensionale sul piacere ideato dalla danzatrice e ricercatrice Maria Elena Mela Seidenari: uno spazio dove ci si muove, si legge, si parla, ci si ascolta, si guarda, si prende tempo, si scrive intorno alla (propria) sessualità.   

it’s my pleasure porta l’eros in primo piano e offre una prospettiva femminile e femminista sul desiderio e l’autocensura. 

it’s my pleasure offre una piattaforma di facilitazione e incontro dove si mescolano pratiche somatiche, teorie sociologiche e paesaggi sonori per sollevare domande sull’eros e sugli ostacoli e condizionamenti che inibiscono l’esperienza piena e intatta del piacere (se mai esistesse). 

it’s my pleasure è già stato tante cose: nasce come performance, diventa opera di videodanza e muta nuovamente verso un formato ibrido tra la lecture performance e il dispositivo orizzontale di condivisione.  

Ora è proprio questo: un laboratorio teorico-pratico dove si genera conoscenza collettiva a partire da una riflessione incarnata sulle esperienze personali.   

Il laboratorio è gratuito fino a esaurimento posti, con iscrizione obbligatoria all’indirizzo ritamaria.fabris@unito.it 

Progetto vincitore del Premio Speciale Movin’Up IN 2022/2023 a cura di MiC – DG Spettacolo, GAI Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, Teatro Pubblico Pugliese Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, GA/ER Associazione Giovani Artisti dell’Emilia-Romagna.  

Realizzato con il sostegno di Associazione Didee / La Piattaforma. La Città Nuova Dipartimento di Studi Umanistici, Università degli Studi di Torino, nell’ambito dell’insegnamento di Storia della danza e della performance (Prof.ssa Rita Maria Fabris).  

Grazie a studio Jahnstraße Neukölln e Lake Studios, Berlin 

Accessibilità

L’AMAVO TROPPO E LE HO SPARATO | Una performance-parata – archivio

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L’AMAVO TROPPO E LE HO SPARATO | Una performance-parata – archivio

di Irene Pittatore
in collaborazione con Isabelle Demangeat e il corso di Sociologia delle Pari Opportunità di Stefania Doglioli / Fondazione Cirko Vertigo

DOVE

Via Montebello fra via Verdi e corso San Maurizio a Torino
(in caso di pioggia la performance si svolgerà sotto i portici di via Po, fra via Montebello e via Sant’Ottavio)

QUANDO

Venerdì 24 novembre 2023 ore 15,30 – 16,30

MOSTRA

Dal 27 ottobre al 30 novembre 2023, prima e dopo la performance, i drappi sono in esposizione da InGenio Arte Contemporanea in corso San Maurizio 14/E

Otto drappi, ricamati da più di duecento persone nell’arco di cinquecento ore di lavoro, si incaricano di diffondere fra le vie della città stralci di articoli e di processi internazionali per violenza domestica e femminicidio a partire dal 1847. 

Issati su supporti in legno a mo’ di stendardi insostenibili, i drappi sono portati allo sguardo e alla consapevolezza del pubblico attraverso un’azione acrobatica silenziosa, che annuncia la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, invitando tutte e tutti a farsi carico di una parte di responsabilità. 

Uno strumento artistico di riflessione e analisi dell’immaginario legato alla virilità, che porta con sé assegnazioni e ingiunzioni sociali in cui la violenza raramente è messa in discussione, se non nel momento in cui diventa reato.

 

Un progetto sostenuto da Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS, ENGAGEDin / In collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo / Con il Patrocinio di Città di Torino e Politecnico di Torino / Partner scientifici Fermata d’Autobus onlus, Forme in bilico APS / In collaborazione con APID Torino Imprenditorialità Donna, Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo / Edizioni Capovolte / Ricamo a cura di Laura Guercio Coppo, Adriana Pittatore, Melina Benedetto e di 200 partecipanti al workshop itinerante / Graphic design Studio Grand Hotel / Supervisione acrobalance Guillermo Hunter / Supporti in legno Screw Project / Con il contributo di Città di Torino, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT e di 129 donors su Eppela 

Link utili:
L’amavo troppo e le ho sparato

Insegnanti

Formazione per gli insegnanti

Insegnanti

Formazione per gli insegnanti

Il Dipartimento Educativo rafforza costantemente il suo impegno della realizzazione di attività di formazione per insegnanti, grazie anche alla formalizzazione del protocollo di intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte. Nel 2018 è stata portata a termine la procedura di accreditamento a Ente Formativo a livello regionale.

L’intento è quello di fornire agli insegnanti gli strumenti per progettare e condurre attività educative dedicate all’arte moderna e contemporanea e all’espressività artistica. I percorsi prevedono interventi diversificati e multidisciplinari condotti dallo staff del Dipartimento Educativo, facendo riferimento a esperienze di artisti sia emergenti che già storicizzati, e dall’analisi di progetti educativi dedicati ai bambini e ragazzi tra i 3 e i 19 anni, per arrivare alla sperimentazione diretta di metodi, strumenti e materiali ideali per l’incontro tra arte e pubblico.

Durante i corsi vengono condivisi materiali di documentazione e e-book didattici interattivi, utili strumenti per la progettazione e conduzione di attività a scuola. La proposta si struttura in moduli formativi a carattere teorico e pratico articolati in: lezione frontale, eventuale visita a una mostra, momenti di discussione e confronto, attività di laboratorio, progettazione condivisa, verifica.

I nuovi corsi vengono pubblicati in questa sezione del sito, ma è possibile co-progettare percorsi specifici con scuole o gruppi di docenti interessati.
Per informazioni: 011 3797631 oppure dip.educativo@fsrr.org.

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TU COSA VEDI? Incontri aperti in bianco e nero – archivio

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TU COSA VEDI? Incontri aperti in bianco e nero – archivio

Due pomeriggi aperti di fotografia stenopeica 

Proseguono i laboratori di fotografia stenopeica, che abbiamo imparato dal progetto A-pois. Art projects to overcome impossible sites, di Giuditta Nelli e Simona Olivieri, e che abbiamo condiviso con giovani e adultə con disagio psichico, educatrici museali, psicologə, artistə, tirocinanti, adolescenti e studentə delle scuole superiori, cittadinə.  

Il 29 e 30 giugno dalle 16.30 alle 18.30 lo staff del Dipartimento Educativo e le studentesse dell’Istituto Albe Steiner di Torino guideranno i partecipanti in questa tecnica affascinante, dalla realizzazione della scatola, attraverso lo scatto, fino allo sviluppo dell’immagine in positivo.  

La partecipazione è gratuita e aperta a tuttə, l’iscrizione è obbligatoria. Sarà fornito tutto il materiale necessario, ma chi vorrà potrà portare una scatola di latta da adattare. 

Informazioni e iscrizioni a accessibilita@fsrr.org.  

Scarica qui le Informazioni Utili per partecipare

 

Tu cosa vedi? Incontri in bianco è nero è un percorso di fotografia stenopeica partecipata organizzata con Forme in bilico APS, A-POIS (Art Projects to Overcome Impossible Sites APS) in collaborazione con Cooperativa Sociale La Rondine, Arteco, Artenne, Associazione Insieme APS, PARI/ Polo delle Arti Relazionali e Irregolari / Opera Barolo, con la partecipazione di ASAI, L’Associazione di Idee, Diapsi, Fermata d’autobus Onlus e Istituto Albe Steiner di Torino. Si ringrazia CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia.

Ringraziamo l’Ufficio Concessione Locali della Circoscrizione 3 per l’utilizzo degli spazi.

Pubblico Adulto

Come ascoltiamo | Strumenti per la mediazione dell’arte

Pubblico Adulto

Come ascoltiamo | Strumenti per la mediazione dell’arte

Come ascoltiamo? è un invito a concentrarsi sul modo in cui entriamo in relazione con le opere sonore, sul modo in cui ascoltiamo e ci muoviamo nello specifico ambito acustico dell’opera. Una collezione di domande e riflessioni per vivere in modo più attento e sensibile il nostro ascolto, per dare un nome ai suoni, per decodificare il soundscape degli spazi espositivi.

Come ascoltiamo? è uno strumento ideato dallo staff di mediazione culturale dell’arte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Scaricalo qui
Come ascoltiamo?

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L’amavo troppo e le ho sparato – archivio

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L’amavo troppo e le ho sparato – archivio

Sabato 11 marzo 2023
Ore 14.30 – 18.30  

Un workshop dell’artista Irene Pittatore, in collaborazione con la formatrice Isabelle Demangeat e la curatrice Tea Taramino 

Stralci d’archivio di processi internazionali per violenza domestica e femminicidio, stampati su grandi tessuti con un carattere tipografico a punto croce, offrono la base di lavoro per un ricamo collettivo e per un’indagine sull’attualità e la diffusione dell’esperienza quotidiana della violenza di genere. Questo appuntamento riprende l’azione condivisa di consapevolezza, immaginazione e lotta avviata a gennaio in occasione dei workshop in Fondazione e all’Università di Brest.
L’incontro sarà facilitato anche per persone con disabilità visiva, grazie a un’apposita selezione di materiali. 

Il workshop itinerante, oltre alla creazione di un’opera partecipata, accompagna l’elaborazione di un quaderno d’artista che ha lo scopo di favorire il riconoscimento delle radici culturali della violenza di genere e delle sue manifestazioni, per imparare a contrastarle. 

La partecipazione è aperta a tuttə ed è gratuita, la prenotazione è obbligatoria. Non è necessario aver partecipato all’incontro precedente.
Per informazioni e iscrizioni: accessibilita@fsrr.org oppure 011 3797631. 

Accessibilità

L’amavo troppo e le ho sparato | workshop aperto a tuttə – archivio

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L’amavo troppo e le ho sparato | workshop aperto a tuttə – archivio

Tracce da un workshop di Irene Pittatore

L’area bookshop della Fondazione accoglie i risultati del workshop L’amavo troppo e le ho sparato, primo passo della creazione di un quaderno d’artista a cura di Irene Pittatore in collaborazione con la formatrice Isabelle Demangeat. Il progetto vuole promuovere e diffondere una cultura di sensibilizzazione sui temi della violenza e di sostegno alle donne che hanno subito abusi.

Nel corso del workshop, le persone partecipanti hanno lasciato la loro croce sui tessuti esposti, su cui sono stampate frasi provenienti da articoli e processi internazionali per violenza domestica e femminicidio del 1848, che portano alla luce, per frammenti, le voci di donne che hanno subito abusi, dei loro aggressori e di testimoni dei fatti, svelando una spaventosa attualità e ricorrenza di azioni, discorsi e posizioni, giustificatorie nei confronti degli aggressori e denigratorie nei confronti delle donne.

Il progetto si svilupperà nel corso del 2023 e porterà a una pubblicazione transmediale e bilingue, edita da Capovolte, dedicata a lettori e lettrici a partire dai 12 anni di età e al personale educante che si occupa di contrasto alla violenza.

Ecco il video di documentazione del workshop
L’amavo troppo e le ho sparato_video

 

L’amavo troppo e le ho sparato è un progetto di Irene Pittatore e Isabelle Demangeat 

Promosso e sostenuto da Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile APS e ENGAGEDin 

Partner scientifici
Fermata d’Autobus Onlus
Forme in bilico APS 

In collaborazione con
Dipartimento educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Apid Imprenditorialità Donna 

Con il Patrocinio di Politecnico di Torino 

Con il contributo di Fondazione Sviluppo e Crescita CRT 

Una pubblicazione edita da Capovolte 

Graphic design Studio Grand Hotel  

 

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Grafìe | Giornate Europee del Patrimonio 2021

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Grafìe | Giornate Europee del Patrimonio 2021

25 Settembre 2021 – dalle 11.00 alle 13.00
 

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2021, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita ospita Grafìe, un appuntamento nell’ambito di ORIZZONTI PROSSIMI. Danza, Luoghi e Comunità, un progetto di associazione “è” che porta la danza negli spazi pubblici.   

Grafìe è un incontro di pratica della Danza – nella sua forma accessibile a tuttə, indipendentemente dalle abilità – che risponde allo slogan del Consiglio d’Europa Heritage: All Inclusive invitando alla condivisione del patrimonio culturale. 
Ci muoveremo nel Bosco delle Artiste, il nuovo bosco urbano nei giardini all’ingresso della Fondazione, indagando i rapporti fra gesto, segno e parola, fino a creare insieme una coreografia e a lasciarne una traccia su delle cartoline, che diventeranno un oggetto-ricordo dei nostri paesaggi interiori, da tenere per sé, o da spedire ad altri. 
Visiteremo poi la mostra Burning Speech, collettiva sul tema del linguaggio e del suo potere di agire sulla realtà, scoprendo insieme come diversə artistə hanno usato segni, gesti e parole per affrontare questo tema.
 

La partecipazione è gratuita, su prenotazione. 

In caso di pioggia l’attività sarà svolta all’interno degli spazi della Fondazione.
L’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle più recenti normative anti-Covid.
Per la visita alla mostra Burning Speech è necessario il Green Pass.
Nelle giornate del 25 e 26 settembre la Fondazione sarà accessibile a tutti al costo di un biglietto ridotto. Rimangono attive tutte le gratuità abituali.

Per informazioni e iscrizioni: accessibilita@fsrr.org oppure 011 3797631. Il sabato e la domenica, dalle 12.00 alle 19.00: 011-3797624 

Giornate Europee del Patrimonio 2021
associazione “é”

 

Questo incontro fa parte di Orizzonti Prossimi. Danza, Luoghi e Comunità, un progetto di associazione “è” che coinvolge gruppi eterogenei di cittadinə per danzare insieme nello spazio pubblico, prendendo contatto immediato con le emozioni e la relazionalità grazie all’attivazione corporea. Nasce da una riflessione sulla riconquista di fiducia nella prossimità con l’altrə, pur nella tutela reciproca. Sull’orizzonte della possibilità di muoversi nel mondo, a lungo sospesa. Su un futuro di maggior attenzione verso le persone, l’ambiente e il patrimonio, a fronte del vissuto collettivo di fragilità che ci ha coltə. A cura di Elena Maria Olivero.